Coronavirus, nuove linee guida Oms: guarigioni dopo tre giorni senza sintomi, addio al doppio tampone

redazione

Coronavirus, nuove linee guida Oms: guarigioni dopo tre giorni senza sintomi, addio al doppio tampone

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lunedì 22 Giugno 2020 - 09:14

L’Organizzazione Mondiale della Salute ha pubblicato un nuovo documento sull’emergenza epidemiologica da Covid-19 che sta facendo molto discutere. In particolare, la novità che sta alimentando un intenso dibattito mediatico in seno alla comunità scientifica riguarda i tempi e le modalità di uscita dall’isolamento obbligatorio.

I pazienti sintomatici, affetti da febbre e problemi respiratori, dovranno restare in isolamento 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, più almeno 3 giorni aggiuntivi senza sintomi. Dopo di che potranno essere dimessi, senza la necessità di ripetere i test.

Per quanto riguarda i casi asintomatici, potranno lasciare la quarantena 10 giorni dopo il test positivo per Sars-Cov-2.

Dunque, non è più necessario il doppio tampone negativo a distanza di 24 ore per certificare la negativizzazione del soggetto risultato positivo al Covid.

“Dopo aver consultato le reti di esperti globali e gli Stati membri – si legge nel documento pubblicato lo scorso 17 giugno – l’OMS ha ricevuto feedback secondo cui l’applicazione della raccomandazione iniziale di due test RT-PCR negativi (i cosiddetti tamponi, ndr) a distanza di almeno 24 ore l’una dall’altra, alla luce delle scarse forniture di laboratorio, delle attrezzature e del personale in aree con trasmissione intensa, è stato estremamente difficile, soprattutto al di fuori delle strutture ospedaliere”.

Alla luce di ciò, l’Oms arriva alle seguenti conclusioni: “Sulla base di prove che dimostrano la rarità del virus che può essere coltivato in campioni respiratori dopo 9 giorni dall’esordio dei sintomi, specialmente nei pazienti con malattia lieve, di solito accompagnato da livelli crescenti di anticorpi neutralizzanti e una risoluzione dei sintomi, sembra sicuro liberare i pazienti da isolamento basato su criteri clinici che richiedono un tempo minimo di isolamento di 13 giorni, piuttosto che rigorosamente su risultati ripetuti di PCR (tamponi, ndr). È importante notare che i criteri clinici richiedono che i sintomi dei pazienti siano stati risolti per almeno tre giorni prima del rilascio dall’isolamento, con un tempo minimo di isolamento di 13 giorni dall’esordio dei sintomi”.  

Chiaramente le nuove linee guida, come si legge nel documento, non sono a rischio zero, nè sono da ritenere vincolanti per i governi nazionali.

A rigaurdo, si mostra cauto il Ministro della Salute Roberto Speranza: “Chiedo di poter affrontare il delicato tema nel Comitato Tecnico Scientifico, fermo restando il principio di massima precauzione che ci ha guidato finora”.

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