Smartphone: i migliori che si possono comprare con meno di 250 euro

redazione

Smartphone: i migliori che si possono comprare con meno di 250 euro

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mercoledì 10 Giugno 2020 - 06:50

Nel 2020, gli smartphone di punta sembrano essere diventati un territorio per pochi adepti. Al di là del prezzo esorbitante a cui sono arrivati certi modelli, è evidente che l’innovazione tout-court non sia così contemplata dai produttori. Di novità vere e proprie ve ne sono ben poche, che solo il nascente settore dei pieghevoli potrà far esplodere, e dunque vale la pena rivolgersi al mercato entry level, quello che, a fronte di una spesa di qualche centinaia di euro, è pronto a riservarci ben più di una sorpresa. Peraltro, con il rilascio della app Immuni e della necessità di avere un cellulare con almeno il sistema operativo Android 6 oppure iOS 13.5 e la presenza del Bluetooth Low Energy, questo è il momento migliore per dare un occhio alle offerte online.

Nella redazione di Mashable Italia abbiamo provato decine di telefonini e possiamo davvero mettere assieme la lista dei migliori sotto la soglia, non solo psicologica, dei 250 euro. Vogliamo chiamarli “economici”? Si, va bene, facciamolo pure ma con accezioni molto particolari rispetto a quanto accadeva ieri. In passato, quando si parlava di telefoni low-cost, si ergevano dinanzi al nostro sguardo modelli con display deprecabili, storage limitato, una fotocamera che sembrava un giocattolo e troppa plastica.

Oggi, complice, la riduzione dei costi di approvvigionamento e assemblaggio, le compagnie hanno imparato a puntare sulla qualità che, soprattutto in questo campo, finisce con il portare alla quantità. Attualmente, con una cifra intorno ai 200 euro si può acquistare uno smartphone con pannello HD, corpo in metallo, leggerezza e design. Perché esistono dunque orpelli che vanno oltre i mille euro? Beh, perché qui bisogna pur scendere a qualche compromesso, anche in termini di durata nel tempo.

Facciamo l’esempio del Galaxy A40, che potremmo sintentizzare al meglio con una parola: “bilanciato”. Anche se mancano le prestazioni e le caratteristiche estetiche degli smartphone Samsung più costosi, il modello è ancora un punto di riferimento per chi vuole spendere poco ma non disdegna un’esperienza e un’interfaccia utente di qualità superiore. Ha un display coinvolgente Super Amoled FullHD+ da 5,9 pollici e una fantastica fotocamera selfie con un’eccellente durata della batteria. Ma anche il design non è male, con una scocca posteriore che presenta colorazioni particolari con effetto arcobaleno. Certo è che difficilmente lo useremo per giocarci o per scattare la foto della vita, magari il paesaggio della spiaggia in notturna ma per un uso quotidiano è in cima alla lista, anche per compattezza.

Samsung Galaxy A40

Alternativa di lusso è quella rappresentata dal Huawei P Smart Z, che combina funzionalità premium, come la fotocamera pop-up, con un prezzo attraente. Il primo smartphone di Huawei senza tacca o foro non fa parte della serie Mate o P ma di un comparto decisamente più economico. Il pregio del P Smart Z è la fotocamera pop-up con un sensore da 16 Megapixel che ben si sposa con lo stesso modulo presente sul retro, supportato però anche da un ulteriore obiettivo da 2 Megapixel. La parte anteriore dello smartphone è dominata da un pannello IPS da 6,59 pollici con una risoluzione di 2340×1080 pixel. Il SoC interno, il Kirin 710 F è accompagnato da 4 GB di RAM.

Il P smart Z di Huawei

Simile, anche se con addirittura qualche chicca in più, è il Realme 5 Pro. Il marchio, principalmente conosciuto dal pubblico di appassionati, si sta facendo largo pure tra la massa proprio grazie ad un rapporto qualità-prezzo che difficilmente abbiamo riscontrato altrove. Dotato di un hardware di fascia media, un display FHD+ IPS e una configurazione quad-camera sul retro, almeno sulla carta, Realme 5 Pro sembra non avere rivali nel segmento di ingresso.

Sicuramente il produttore si è concentrato sulla bontà costruttiva: il pulsante di blocco posizionato a destra e quelli del volume sono aderenti al guscio, le porte e l’altoparlante, assieme alla fotocamera posteriore e lo scanner di impronte, rendono l’idea di un aspetto molto ergonomico. Ci sono tuttavia dei punti da considerare, su tutti la discutibile qualità audio, la scarsa esperienza del software e la scarsa durata della batteria,

Il Realme 5 Pro

Non poteva mancare Xiaomi nella nostra lista, un brand che si è fatto strada nei nostri cuori proprio con il lancio di ottimi terminali dal cartellino ridotto. Il più recente Redmi Note 9S è l’ultimo della famiglia sotto i 250 euro, naturale evoluzione della serie precedente. Il telefono non solo ha un aspetto molto elegante, ma è anche dotato di una fotocamera principale ad alta risoluzione, accompagnata da un obiettivo grandangolare e uno macro per una maggiore versatilità. L’idea è quella di utilizzare il sensore gigantesco da 48 MP alla sua piena risoluzione nativa oppure per combinare quattro pixel in uno solo, per una migliore sensibilità alla luce, che si traduce in un’immagine da 12 MP sufficientemente grande per la maggior parte delle applicazioni.

Il display da 6,7” IPS ha una risoluzione nativa di 2400×1080 pixel, che potrebbe stressare alquanto la batteria, motivo per cui qui otteniamo un modulo da 5.020 mAh. Il Redmi Note 9S è l’ennesima prova che bastano 250 euro per avere tra le mani un ottimo smartphone nel 2020, sia in termini di dimensioni, che di specifiche e connettività. Certo, non bisogna attendersi magie in quanto ad assenza di lag o imperfezioni fotografiche, ma la realtà è in grado di superare le aspettative e Xiaomi è maestra in questo.

Il Redmi Note 9S

Concludiamo la carrellata con Motorola, che nella terra di mezzo detta legge già da qualche anno. Il Moto G8 Power ha uno schermo da 6,4 pollici, che potrebbe sembrare grande, ma che in realtà si gestisce con una sola mano. La risoluzione arriva a 720p e il pannello offre un bilanciamento del colore abbastanza luminoso e neutro. Il G8 include anche alcune chicche assenti altrove, come il jack da 3,5 mm per le cuffie, lo slot SIM per due schede (o per un’espansione di memoria oltre i 64 GB integrati.

Però manca l’NFC, dunque non si può usare per Google Pay. Il processore di bordo, lo Snapdragon 665 di Qualcomm, è abbastanza buono per usare più app contemporaneamente e anche per alcuni giochi, così come la durata della batteria, nella media se non eccessivamente stressata. Il sistema fotografico poggia su quattro fotocamere con intelligenza artificiale mentre, in termini di software, il telefono monta Android 10, che significa poter sfruttare il controllo dell’interfaccia tramite gesti, per godere ancora di più dello schermo senza tasti virtuali.

Il Moto G8 Power

Fuori dalla lista, ma solo perché è l’unica alternativa possibile al mondo Android è l’iPhone SE 2020. Lo abbiamo già scritto in tempi non sospetti: probabilmente sarà il modello di iPhone più venduto del 2020 ma quello che non sposta di una virgola in avanti il processo di innovazione di Apple. Detto questo, a meno della metà di un top di gamma della Mela, l’SE restituisce una fluidità di attività in ambiente iOS degna dei flagship, buona durata della batteria e un reparto fotografico di poco sotto l’iPhone 11. Certo, deve piacere iOS e deve piacere un tasto fisico, in un corpo più tozzo e compatto della controparte Android. Per il resto, aggiornamenti assicurati per almeno altri 4 o 5 anni e la vastità dell’ecosistema Apple ne fanno un best buy se si è disposti a spendere un po’ di più di quanto detto finora.

 

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