Antonio Parrinello lancia una class action contro Alitalia: “Birgi vittima della guerra a Ryanair”

Vincenzo Figlioli

Antonio Parrinello lancia una class action contro Alitalia: “Birgi vittima della guerra a Ryanair”

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mercoledì 10 Giugno 2020 - 07:30

La decisione di Alitalia di rinunciare ai propri collegamenti con l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi sta tenendo banco sulla scena politica e mediatica trapanese da due giorni. Dopo l’annuncio del presidente di Airgest Salvatore Ombra, che ha fissato una mobilitazione civica e istituzionale per il prossimo 17 giugno, sono arrivate numerose prese di posizione da parte dei vari rappresentanti della politica siciliana, ma anche da sindacati e associazioni. L’indignazione è stata unanime e, a vario titolo, un po’ tutti gli intervenuti si sono ritrovati a convenire sulla necessità che Alitalia torni sui propri passi.

Tra coloro che hanno sempre seguito con attenzione le vicende del “Vincenzo Florio” c’è anche l’ex deputato regionale Antonio Parrinello, che da due anni ricopre il ruolo di direttore del Parco Nazionale di Pantelleria. “Noto che adesso tutti protestano – sottolinea Parrinello – ma il problema non sono le due rotte di Roma e Milano a cui adesso Alitalia rinuncia, ma l’aver impedito che l’aeroporto di Trapani potesse avere già dallo scorso anno 25 rotte pienamente operative”.

Il riferimento è al bando per il co-marketing di quasi tre anni fa, che fu impugnato da Alitalia nonostante la stessa compagnia di bandiera non avesse partecipato.

“Hanno perseguito un disegno ben preciso: fare la guerra a Ryanair. In questa guerra hanno distrutto il territorio trapanese. Il punto, adesso, non è chiedere il ripristino delle due rotte soppresse, ma avviare una classe action a tutela dell’intera provincia”.

Birgi, in questa logica, sarebbe dunque una vittima sacrificale di una strategia più articolata. Senza dimenticare, però, che una parte della politica trapanese ha contribuito in maniera importante ad allontanare Ryanair dal “Vincenzo Florio”, tra i ritardi nel pagamento delle quote del co-marketing, esposti alla Procura e l’incapacità di accompagnare alle opportunità offerte dai voli low cost un’adeguata promozione del territorio.

In tutto ciò, appare chiaro che al di là della vicenda Alitalia, sullo sfondo ci sono altri attori che seguono con interesse l’evoluzione della vicenda Birgi, con lo strisciante auspicio che si possa andare verso la liquidazione di Airgest. “Magari tra un paio d’anni – conclude sibillino Parrinello – si presenteranno alcuni volti noti per rilanciare l’aeroporto”.

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