Degrado a Marsala nelle aree destinate alla raccolta della frazione tessile

redazione

Degrado a Marsala nelle aree destinate alla raccolta della frazione tessile

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martedì 02 Giugno 2020 - 12:05

Materassi, cuscini, secchi di plastica, cartoni, sacchi di rsu, indumenti di vario genere. C’è di tutto ai piedi dei contenitori dedicati alla raccolta della frazione tessile in contrada Ponte Fiumarella, di fronte la Chiesa. L’area era stata pensata per la raccolta della frazione tessile, dando la possibilità ai cittadini marsalesi di inserire autonomamente, all’interno degli appositi contenitori gialli, i vestiti, le calzature, la biancheria o gli scarti tessili non più utilizzabili, né adeguati per una donazione alla Caritas o alle varie associazioni di volontariato del territorio. In città ci sono circa una trentina di siti adibiti a questo genere di raccolta, che dal 2016 viene gestita da una ditta napoletana, la Eurofrip. Si tratta, dunque, di un servizio esterno rispetto al contratto che lega il Comune di Marsala con Energetikambiente, che notoriamente gestisce la raccolta differenziata per quanto riguarda la frazione organica, rsu, plastica, carta, vetro.

Nonostante un chiaro avvertimento circa la presenza di telecamere che dovrebbero registrare eventuali episodi di abbandono indiscriminato, molte delle 30 aree destinate alla raccolta della frazione tessile (compresa l’isola ecologica del Salato) sono costantemente preda di comportamenti incivili e irrispettosi del decoro urbano, generando evidente degrado. Tanto più se, come segnalatoci da un lettore di contrada Sant’Anna, questi contenitori sono stati collocati davanti l’ingresso di alcuni istituti scolastici, gli stessi in cui – magari – i giovanissimi studenti marsalesi sono impegnati dalle proprie insegnanti in meritorie attività di sensibilizzazione sul corretto conferimento dei rifiuti differenziati.

La situazione in contrada Sant’Anna

L’assessore all’ambiente Agostino Licari conferma che effettivamente, in alcuni tra i casi segnalati, c’è stata un’inadempienza da parte della ditta che gestisce il servizio, che non ha svuotato i contenitori. In altre situazioni, però, come emerso anche dai filmati registrati dalla telecamere, sono stati i cittadini a lasciare direttamente i propri scarti tessili per strada nonostante i contenitori fossero completamente vuoti. Qualcuno, magari, avrà preferito – in tempi di emergenza epidemiologica – evitare contatti con il maniglione di apertura dei contenitori. Ma, dai filmati, emerge anche la cattiva creanza di alcuni cittadini, che hanno lanciato i propri sacchi da auto di grossa cilindrata per poi sfrecciare via, incuranti del degrado causato.

“La ditta ha avuto qualche difficoltà nei mesi del lockdown – riconosce l’assessore Agostino Licari – facendo saltare alcuni turni di raccolta programmati. Mercoledì li incontreremo per capire come rientrare a regime, anche perchè siamo proprio nel periodo del cambio di stagione, in cui tradizionalmente si verificano maggiori conferimenti della frazione tessile”.

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