CNA: controlli abusivismo nel settore estetica e acconciature, ecco cosa si dovrebbe fare

redazione

CNA: controlli abusivismo nel settore estetica e acconciature, ecco cosa si dovrebbe fare

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giovedì 07 Maggio 2020 - 15:17

La situazione d’emergenza che stiamo vivendo e di crisi economica di diversi settori, ha portato la CNA, Confederazione Nazionale Artigianato provinciale, guidata dal segretario locale Luigi Giacalone e dal presidente regionale Paolo Amato, a scrivere una lettera al Prefetto e ai sindaci della Provincia. Questo quanto riportato nella nota:

La grave crisi determinata dalla pandemia cosiddetta “coronavirus”, sta creando per evidenti ragioni, una crisi senza precedenti in settori importanti per l’economia del territorio come le piccole e medie imprese e l’artigianato. L’apertura delle nostre aziende comporterà ulteriori investimenti per garantire la sicurezza della clientela e dell’intera collettività. Dinanzi a tali problemi ad appesantire ulteriormente la situazione assistiamo, soprattutto nei settori dell’acconciatura e dell’estetica, alla diffusione anche tramite pubblicità sui “social” dell’annoso problema dell’abusivismo che oltre alla concorrenza sleale, alla sottrazione di clienti per le imprese costrette a restare chiuse rappresenta, lavorando a stretto contatto, una vera bomba virale che rischia di mettere in crisi la salute della della collettività.

Riteniamo che la latitanza delle Istituzioni, dovuta forse ad oggettiva difficoltà nella repressione di tale fenomeno, stia generando un clima di sfiducia da parte delle nostre imprese. Pertanto ci permettiamo di chiederle una verifica del cosiddetto cassetto fiscale delle imprese fornitrici di prodotti per l’estetica e l’acconciatore che consentirebbe di accertare gli acquisti consistenti di prodotti che possono essere giustificabili per le imprese regolari ma sono quantomeno sospetti se riguardano soggetti che lavorano senza partita iva ovvero in nero. Qualora lo ritenesse opportuno, abbiamo raccolto diverse decine di segnalazioni di operatori abusivi comunicati dalle nostre imprese che siamo disponibili a trasmettervi”.

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