Paceco e l’assessore “mancante”. Ruggirello tuona contro i 5 dell’opposizione

Tiziana Sferruggia

Paceco e l’assessore “mancante”. Ruggirello tuona contro i 5 dell’opposizione

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domenica 19 Aprile 2020 - 10:00

“Mero opportunismo politico”. Così e con fare sbrigativo, Stefano Ruggirello, consigliere comunale di lungo corso a Paceco, ha definito quanto sta accadendo in queste ultime ore nella cittadina del trapanese. Ruggirello, non ci è andato troppo per il sottile nel replicare alla “pretestuosa e strumentale richiesta” avanzata da 5 consiglieri comunali dell’opposizione, Marilena Cognata, Vito Bongiorno, Salvatore Ricciardi, Salvatore Catalano e Biagio Martorana. I 5, in un infuocato comunicato stampa, nei giorni scorsi, hanno sollecitato la nomina da parte del sindaco Giuseppe Scarcella,

Giuseppe Scarcella

di un assessore ai Servizi Sociali, “utile più che mai”, sempre secondo loro, proprio in questo momento di piena emergenza Covid. In effetti, l’assessore a questa branca manca oramai da 7 mesi, da Settembre 2019 per l’esattezza. L’allora designato assessore Fabrizio Barile, si dimise dopo aver accettato la supplenza di un anno presso una scuola del nord. Da quel momento, secondo Ruggirello, la carica è stata “assunta e svolta bene ad interim dal primo cittadino” ed anzi invita, nella sua tagliente replica inviata alla nostra redazione, i colleghi dell’opposizione firmatari del veemente comunicato a “essere sinceri, a svelare cioè il vero motivo che li spinge a sollevare questa falsa necessità improrogabile”. Secondo il consigliere, infatti, i 5 dell’opposizione farebbero leva su questo periodo di emergenza per far valere la loro richiesta quando invece, sempre per quanto sostenuto da Ruggirello, “l’emolumento destinato al nuovo assessore potrebbe essere usato per aiutare qualche famiglia o impresa in difficoltà”. Il “Casus Belli” non è che all’inizio: si prospettano repliche e controrepliche anche perché, secondo indiscrezioni, i 5 consiglieri dell’opposizione, sarebbero sostenuti dall’appoggio di 2 consigliere di maggioranza, Maria Basiricò e Vitalba Ranno.

Maria Basiricò

La consigliera Basiricò ha in queste ore deciso di abbandonare la presidenza della Commissione Bilancio ed ha avanzato dure critiche nei confronti del Sindaco Scarcella.

Di seguito la nota di Ruggirello:

Ho letto in questi giorni un comunicato della minoranza consiliare in cui viene richiesta la necessità impellente di nominare un Assessore; una necessità che tuttavia stride con la grave situazione economica che ha investito l’intero globo, non risparmiando la comunità pacecota.

Il comunicato stampa della minoranza inizia proprio analizzando il grave periodo che tutti stiamo attraversando con le sue ripercussioni sia sul piano economico che “psico-fisico”. All’interno di questa disamina, le soluzioni che vengono prospettate purtroppo non fanno riferimento a misure straordinarie, richieste di riapertura pomeridiana delle attività commerciali o a supporti psicologici rivolti a chi ha perso il lavoro o ancora a misure economiche di prestiti agevolati con la creazione di un fondo ad hoc. No, nulla di tutto ciò. La soluzione alla crisi economica che sta investendo noi tutti, a detta della minoranza, è la nomina urgente di un nuovo Assessore.

Gli Assessori al momento sono quattro, quattro come ormai da diversi anni.

Ho cercato di trovare una spiegazione plausibile ad una tale richiesta che, sia chiaro, non discuto nella forma quanto nella tempistica.

Viviamo in un periodo dove giornalmente riceviamo chiamate e segnalazioni di aiuto, le famiglie in difficoltà aumentano di giorno in giorno, colori i quali sono in cassa integrazione non ricevono gli emolumenti e molte p.iva non riapriranno più.

Perdonatemi ma non può passare il messaggio che con la nomina di un assessore si risolvano i problemi, a meno chè, concedetemi di sdrammatizzare, il lui o lei in questione sia munito/a di bacchetta magica, rinunci agli emolumenti spettanti (preferisco personalmente in questo momento che anche quei soldi vengano destinati a chi ha bisogno), sia capace – in pochi giorni – di acquisire contezza della macchina amministrativa, di rimpinguare i capitoli di bilancio affinchè possa agire e perché no, al fine di analizzare con celerità le richieste dei cittadini, moltiplicare gli assistenti sociali e i relativi mq. di primo e secondo piano del palazzo comunale dove sono allocati gli uffici del settore sesto cosi che tutti i dipendenti a casa in smart working (non in vacanza) possano ritornare a lavorare in ufficio.

Proprio così: moltiplicare i mq.! Perché se i privati nell’ipotesi di riapertura debbono rispettare il D.P.C.M. per quanto concerne le distanze minime nei luoghi di lavoro è giusto che la P.A. sia d’esempio tutelando i propri dipendenti. In sintesi, mi sembra di essere difronte alla costruzione dell’”eccezionale” come risorsa per il consenso. La pandemia da COVID-19 tra celebrazione mediale e opportunismo politico. Se comunque – come detto – la strategia della minoranza ha una sua logica che è frutto della dialettica spicciola, ciò che tuttavia logica sembra non avere è il terreno fertile che tale richiesta trova in taluni consiglieri della maggioranza.

Se non fosse perché sono proprio gli stessi consiglieri che dicono di non chiedere nulla ma sotto banco hanno avanzato richiesta per l’Assessore con la complicità di chi, deluso dalla mancata elezione, tenta di sparigliare le carte. Anche qui nulla di trascendentale, nessuno si scompone, ma abbiate almeno il buon gusto di dire le cose come stanno.

Stefano Ruggirello

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