Coronavirus, il mondo è tricolore: “siamo tutti italiani”, da Sarajevo alla Palestina

redazione

Coronavirus, il mondo è tricolore: “siamo tutti italiani”, da Sarajevo alla Palestina

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lunedì 16 Marzo 2020 - 00:34

La Palestina e gli Stati Uniti, il ponte di Mostar e le cascate del Niagara: l’epidemia di coronavirus unisce il mondo non solo nella paura, ma anche nella solidarietà all’Italia, il paese attualmente più colpito (dopo la Cina) dal Covid-19.

Il presidente degli Stati Uniti ha twittato e fissato in apertura del suo profilo da 74 milioni di follower un video di un’esibizione delle frecce tricolori sull’aria del “Nessun Dorma” dalla Turandot di Puccini e la scritta “THE UNITED STATES LOVES ITALY!”, gli Stati Uniti amano l’Italia. Una dichiarazione di vicinanza che nei giorni scorsi era sta invocata anche dagli osservatori americani, che notavano con stupore il silenzio di Trump rispetto alla situazione di un paese storicamente alleato e amico. Altri hanno osservato come il tweet di Trump sia arrivato a poche ore dallo sbarco in Italia di un pool di medici inviati da Oechino, insomma la Casa Bianca con questo messaggio vorrebbe anche riaffermare il suo controllo sul nostro paese rispetto alle ingerenze cinesi.

Ma al di là della geopolitica, si susseguono in queste ore iniziative simboliche di genuina solidarietà e amicizia. Dalla ex Jugoslavia, le città simbolo di Sarajevo e Mostar si sono dipinte di verde, bianco e rosso in segno di vicinanza con l’Italia nel momento della battaglia contro il coronavirus.

La facciata della storica Biblioteca di Sarajevo, la Vijecnica, dove oggi ha sede il municipio della capitale bosniaca, si è illuminata ieri sera con i colori della bandiera italiana “in segno di sostegno” al nostro Paese, ha comunicato la municipalità sul suo sito ufficiale. “Il municipio è illuminato con i colori della bandiera italiana, insieme con l’ambasciatore Nicola Minasi abbiano lanciato un messaggio di sostegno a tutti nella lotta contro questa grande sfida”, ha affermato il sindaco di Sarajevo, Abdulah Skaka. “E’ un segno di solidarietà a tutti gli italiani in questo momento di emergenza, grazie a Sarajevo e alla Bosnia-Erzegovina per l’affetto e la solidarietà”, ha detto l’ambasciatore italiano Minasi in un messaggio-video in italiano e bosniaco diffuso via Twitter. Anche il ponte di Mostar, un altro dei simboli della Bosnia distrutto dalla guerra e poi ricostruito come la Vijecnica, è stato illuminato ieri sera con il tricolore italiano, ha informato l’ambasciata italiana a Sarajevo.

Anche l’ambasciata di Palestina a Roma ha pubblicato un video in cui, dalle finestre della sede diplomatica risuonano le note dell’Inno di Mameli e vengono mostrati cartelli di sostegno. I militari di guardia si mettono sull’attenti e alla fine del video appare la scritta “Forza Italia”.

Ce la faremo insieme!#Viva_l'Italia #Viva_la Palestina

Publiée par ‎Ambasciata di Palestina in Italia السفارة الفلسطينية ايطاليا‎ sur Samedi 14 mars 2020

Altre immagini simili circolano sui social in queste ore (da Toronto alle cascate del Niagara in Canada), ma non di tutte è possibile garantire l’autenticità. Sono molti i monumenti o i luoghi simbolici nel mondo che, negli ultimi anni si sono illuminati col tricolore, o in occasione di altre emergenze (nel 2016, per il terremoto in Centro Italia, persino la grande statua del Cristo Redentore che domina Rio de Janeiro, in Brasile, divenne verde, bianca e rossa), sia per celebrazioni delle locali comunità di origine italiana. Quel che è certo è che tutti quelli che le pubblicano, anche prendendo vecchie immagini, vogliono esprimere affetto per l’Italia e i suoi cittadini.

Sui media internazionali intanto trova ampio risalto la prova di unità e resistenza fornita dagli italiani costretti in isolamento. Cnn e Bbc tra gli altri dedicano emozionanti servizi ai flashmob di questi giorni, sottolineando la forza morale della cittadinanza che si riscopre comunità alla finestra all’insegna del motto “Tutto andrà bene”.

(fonte: Repubblica.it)

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