Giorni fa l’Amministrazione comunale di Marsala, ha inaugurato i nuovi autobus di linea, uno elettrico, la circolare, e due Euro 6 che hanno sostituito quelli più vecchi. Era giusto farlo e presto, così come annunciato in quell’occasione dal sindaco Alberto Di Girolamo, che ha la delega al ramo, ne arriveranno altri, ben 20, che andranno a prendere il posto degli Euro 0, 1, 2 e 3 che hanno emissioni molto inquinanti e che circolano nel territorio di Marsala da circa 30 anni. Questo è anche uno degli obiettivi di “Agenda Urbana”, il grande progetto che abbraccia diversi comuni della Sicilia Occidentale, in materia di trasporti e infrastrutture di una parte della nostra isola che da troppo tempo vive una condizione di disagio.
Ma già da alcuni mesi, un serio disservizio viene vissuto da coloro che hanno necessità di prendere gli autobus comunali per disabili, al fine di recarsi nei centri di riabilitazione di Marsala, in primis l’Aias che, peraltro, è fuori il centro città, in contrada San Silvestro. A porre l’attenzione sulla vicenda è Vincenzo, un cittadino marsalese, che ha bisogno di fare la riabilitazione 4 giorni la settimana per affrontare al meglio la malattia, la Sclerosi Multipla. “Ci sono 4 bus per 4 linee – ci dice – solo che uno è guasto. Una volta si rompe la freccia, una volta il cambio, ecc., perchè sono troppo vecchi. Allora si fa a rotazione, in base al versante della Città. Ma ciò vuol dire che ogni giorno rimangono a casa 5 disabili a turno. L’Amministrazione comunale deve risolvere questi problemi che si trascinano da tempo, acquistando mezzi nuovi e non di seconda mano, visto che pure questi alla fine si rompono. Quelli attualmente in circolazione hanno alle spalle circa 400mila chilometri”.
Al momento però la situazione vive un momento di impasse. Allo stato attuale infatti non sembra che arriveranno nuovi mezzi per disabili e l’unico nuovo bus ad avere una pedana ad hoc è la circolare gratuita che però si sposta nel circoscritto centro urbano e comunque svolge un altro servizio, quello ordinario di linea. La speranza è che al più presto si possa trovare una soluzione, anche ricorrendo all’aiuto di privati.