Ipab, i lavoratori ieri in audizione all’Ars

Gaspare De Blasi

Ipab, i lavoratori ieri in audizione all’Ars

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mercoledì 05 Febbraio 2020 - 10:31

Ieri si è tenuta in Commissione Cultura Formazione e Lavoro di Palazzo dei Normanni, l’audizione sollecitata dalla deputata M5S Valentina Palmeri sulle problematiche dei lavoratori dipendenti delle IPAB del Trapanese.

Presenti allo stesso tavoli i commissari, i rappresentanti dei lavoratori, dei Comuni e il relativo dipartimento regionale e i deputati regionali. “I lavoratori delle Ipab di Marsala, Trapani, Alcamo e Castellammare – ha spiegato Valentina Palmeri – sono accomunati da un comune denominatore, ovvero quello di non ricevere lo stipendio da diversi mesi, alcuni addirittura da 136 mesi. Una situazione assurda e svilente anche alla luce delle procedure pendenti presso i Tribunali del Trapanese che nei fatti rischiano di lasciare ancora di più in attesa e nel limbo i lavoratori. Riteniamo assolutamente indispensabile che Governo e maggioranza agiscano responsabilmente attuando una riforma dell’intero sistema IPAB. Siamo in attesa di un riscontro da parte del Governo regionale”.

A tale proposito, affermano i pentastellati in una nota stampa, è ancora al vaglio della commissione Bilancio dell’Ars, il disegno di legge di cui è firmataria la deputata Angela Foti che prevede una riforma organica delle IPAB siciliane. “La mancata riforma del sistema socio sanitario – hanno detto Angela Foti e Sergio Tancredi – ha di fatto portato la stragrande maggioranza delle IPAB siciliane a una sofferenza strutturale e all’impossibilità di rispondere alla loro funzione istituzionale. Il Governo e l’Assemblea Regionale hanno una responsabilità pesantissima. E’ incredibile che nell’ambito dei servizi socio assistenziali non si riesca a trovare una sintesi utile a determinare uno sgravio di impegno a carico del servizio sanitario, dirottandolo a costi decisamente inferiori, sulle IPAB che potrebbero essere di grande aiuto sotto il profilo sostanziale, svolgendo attività equivalente. La Sicilia anche sotto questo aspetto è molto indietro, con costi generali decisamente superiori ed è necessario che ci si attivi immediatamente”.

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