Celebrata ieri a Campobello, Marsala, Petrosino il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate.
A Marsala la cerimonia ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno nazionale italiano e con la deposizione di una corona d’alloro al sacrario della Cappella dei Caduti da parte del sindaco Alberto Di Girolamo, dei comandanti delle Forze Armate e paramilitari; nonché dai presidenti delle Associazioni d’arma. Subito dopo il comandante della 135esima Squadriglia Radar dell’Aeronautica Militare, Ten. Col. Dario Rollo, ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il comandante della Guardia costiera, Tenente di vascello Carla Picardi, di quello del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. A loro ha fatto seguito l’intervento del sindaco Alberto Di Girolamo che ha sottolineato, in particolare, l’importanza dell’Unità Nazionale e della civile convivenza. Successivamente in Chiesa Madre la Messa in suffragio delle vittime militari di guerra di tutti i conflitti. A celebrarla è stata Don Marco Renda, arciprete, che ha sottolineato l’importanza delle Forze militari come Forze di Pace.
A Petrosino la cerimonia ha visto insieme l’Amministrazione comunale guidata da Gaspare Giacalone, la sua Giunta, il Presidente del Consiglio comunale, l’Associazione Carabinieri in Congedo e le Forze Armate locali. “Nel giorno in cui si celebra la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale a Petrosino ho voluto ribadire un messaggio forte e chiaro, soprattutto ai ragazzi – ha fatto sapere il primo cittadino -. A loro ho chiesto di riflettere sul concetto di Unità Nazionale, che non è soltanto la difesa di un confine geografico. Unità vale anche nel concetto di società. Oggi le armi non sono soltanto quelle che siamo abituati a conoscere, oggi bisogna combattere chi vuole disgregare e chi vuole minare le radici della democrazia. Perciò siamo tutti chiamati a usare le “armi” della comprensione, dell’accoglienza, della solidarietà e del rispetto. Il nemico più insidioso oggi si chiama odio. Un nemico molto spesso invisibile che si insinua nella nostra vita e che porta in molti casi a odiare chi la pensa diversamente da noi, chi ha il colore della pelle diverso o chi ha fede in un’altra religione. E per combattere dobbiamo recuperare l’orgoglio di essere italiani e siciliani. Ricordarci sempre che questa è una terra ricca di storia e di cultura. Viva l’Italia unita, viva la Sicilia”.