Mozione di sfiducia al sindaco di Erice. Parla il Presidente del Consiglio: “Iter non completo”

redazione

Mozione di sfiducia al sindaco di Erice. Parla il Presidente del Consiglio: “Iter non completo”

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martedì 01 Ottobre 2019 - 12:07

Il presidente del Consiglio comunale di Erice, Paolo Genco, interviene con una nota sulla mozione di sfiducia al sindaco Daniela Toscano – dopo l’avviso di garanzia ricevuto dal primo cittadino nei giorni scorsi – presentata da un gruppo di consiglieri. Queste le parole di Genco:

“Apprendo, tramite documentazione ricevuta, che alcuni Consiglieri hanno presentato mozione di sfiducia nei confronti della Sindaca Daniela Toscano. Per chiarezza di informazione, in qualità di Presidente del Consiglio comunale di Erice, si precisa che l’ordinamento regionale che disciplina le modalità per la presentazione al Consiglio Comunale di una mozione di sfiducia al Sindaco, secondo quanto previsto dall’art. 10 della L.R. 35/1997 (modificato e integrato dall’art. 7 della L.R. 6/2011) prevede testualmente: il Sindaco e la rispettiva giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dal sessanta per cento dei Consiglieri assegnati o, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, dai due terzi dei consiglieri assegnati, con arrotondamento all’unità superiore. (1bis); La mozione di sfiducia nei confronti del sindaco non può essere proposta prima del termine di ventiquattro mesi dall’inizio del mandato né negli ultimi centottanta giorni del mandato medesimo. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione è approvata, si procede allo scioglimento del Consiglio ed alla nomina di un commissario ai sensi del comma 4 dell’articolo 11. Detta mozione di sfiducia, pertanto, seppur presentata da alcuni Consiglieri firmatari al protocollo del Comune, non può essere inserita all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, in quanto non è stato perfezionato l’iter previsto dalla surrichiamata normativa regionale per la sua presentazione, posto che per la fattispecie occorre la sottoscrizione da parte di n. 7 (sette) consiglieri”.

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