Da oltre un anno il Pd è senza una guida politica a Marsala. In Consiglio comunale, così, la voce del partito, continua ad essere quella della capogruppo Federica Meo, chiamata a fungere da collante tra amministrazione comunale e i colleghi dem a Sala delle Lapidi, in attesa che i vertici nazionali tornino ad occuparsi della gestione del Pd in Sicilia.

Nel frattempo, i democratici sono al governo con il M5S: cosa ne pensa?

Inizialmente avevo delle perplessità. Ma, vista la situazione, era un accordo che si doveva fare.

E’ replicabile a livello locale?

Al momento direi di no. Non mi sembra che ci siano le condizioni.

Il Pd a Marsala è senza guida da un anno. Ci sono novità a riguardo?

Abbiamo cercato in tutti i modi di risolvere questa situazione, ma ci sono state problematiche a livello nazionale e regionale che, finora, lo hanno impedito. Non sappiamo più a chi rivolgerci. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati con i simpatizzanti del Pd per capire cosa fare. Occorre trovare al più presto una soluzione, anche se nel frattempo si parla anche di scissione del partito a livello nazionale.

A proposito: Federica Meo resterà in ogni caso con il Pd o potrebbe seguire Matteo Renzi e la sua nuova creatura politica?

Quattro anni fa mi sono candidata in un partito, convinta che sarei stata aiutata e tutelata nella mia funzione di consigliere comunale. Io e i miei colleghi ci siamo invece ritrovati da soli. Rispetto ad allora le condizioni generali sono cambiate, non mi sento di escludere nulla. Vediamo se c’è la volontà di ricucire.

Si avvicinano le elezioni amministrative: vedrebbe bene una ricandidatura di Alberto Di Girolamo?

Non so, dovrà essere lui a scegliere. Per quanto mi riguarda non sono nemmeno sicura di ricandidarmi, dipende dalle situazioni che si creeranno e dalla squadra che si metterà assieme.

Ma, secondo lei, come ha lavorato l’amministrazione Di Girolamo?

Ha lavorato tanto e i risultati si vedranno nei prossimi anni. Purtroppo è mancata la comunicazione con la parte politica e con la città, come dimostra, ad esempio, la vicenda di via Roma.