Luigi Scoma di 54 anni è stato assolto dal giudice Lorenzo Chiaramonte dalle accuse di lesioni personali e minaccia. Relativamente alla prima il giudice ha accolto la tesi dell’avvocato difensore Andrea Pellegrino, secondo il quale Scoma agì per “legittima difesa”.
Ifatti si riferiscono alla sera del 19 settembre 2015, intorno alle 19.30, quando l’imputato picchiò due persone che erano andate a trovarlo sul posto di lavoro. Sembra che il motivo della lite fosse una relazione sentimentale extraconiugale dello Scoma con una donna. Per legali di parte civile, gli avvocati Edoardo Alagna e Gaetano Di Bartolo, che hanno assistito le due persone picchiate, padre e figlio, poi costretti a ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Marsala, i loro assistiti non erano andati in via degli Atleti per dare una lezione allo Scoma, ma ciò nonostante furono colpiti con calci e pugni.
I due uomini riportarono lesioni giudicate guaribili in trenta e cinque giorni. Dopo alcuni giorni uno dei due soggetti presentò querela contro Scoma.
L’avvocato difensore Andrea Pellegrino ha puntato sul fatto che furono i due uomini ad andare a trovare lo Scoma (sul luogo di lavoro, dove c’era anche la moglie) e il giudice, alla fine, gli ha dato ragione. Anche se bisognerà attendere almeno 90 giorni per conoscere le esatte motivazioni della sentenza ed ipotizzare eventuali ricorsi in appello, e’ decaduta invece l’accusa di minacce, che era scattata perchè lo Scoma avrebbe detto ad uno dei due: “Ti ammazzo, ora ti faccio vedere io”. Ma in aula non c’è stato alcun testimone che abbia dichiarato di avere sentito quella frase