Castellammare del Golfo, si è conclusa la VI edizione di “Contaminazioni”

redazione

Castellammare del Golfo, si è conclusa la VI edizione di “Contaminazioni”

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lunedì 15 Luglio 2019 - 13:04

Nella cornice mozzafiato della villa comunale Regina Margherita, ieri sera, il festival della letteratura, nato nel 2013, ha radunato non solo i lettori della località marinara, ma anche i turisti venuti a scoprire quest’angolo della Sicilia Occidentale, accorsi numerosi per incontrare l’ultimo degli autori della rassegna, l’interprete Luigi Lo Cascio.

Sei anni fa nasceva a Castellammare del Golfo “Contaminazioni”, la kermesse letteraria ideata da un’associazione culturale del territorio e da alcuni giovani artisti e scrittori legati a questo prezioso angolo della Sicilia Occidentale. Grazie alla contaminazione delle diverse forme di arte e di linguaggio, i promotori del festival della letteratura hanno fatto sì che la nota località marinara diventasse in pochi anni punto di riferimento per un turismo inedito per il luogo, in quanto capace di attrarre, appunto, anche gli amanti dei libri. Il festival “Contaminazioni” quest’anno è stato preceduto da un laboratorio didattico di murales, tenutosi dal 4 al 6 luglio, intitolato “La voce e il volto di Ilaria”, curato da Arianna di Maggio e Adriana La Porta. L’inaugurazione dell’opera d’arte dedicata alla giornalista della Rai Ilaria Alpi e al suo cineoperatore Miran Hirovatin, uccisi 25 anni fa in un agguato, è avvenuta, invece, l’11 luglio scorso, giorno anche dell’apertura della manifestazione e dell’incontro con la prima autrice, nello specifico Gigliola Alvisi, per trattare il suo lavoro dal titolo “Ilaria Alpi, la ragazza che voleva raccontare l’inferno”, un libro rivolto ai giovani e scritto in memoria dell’operatrice dell’informazione. A seguire, vi è stato il dibattito con il giornalista Filippo Landi e il traduttore Luca Briasco.

Il secondo giorno dell’evento è stato riservato alla poesia. In particolare, presso la villa comunale “Regina Margherita” si è svolta la presentazione di “Con in bocca il sapore del mondo” del poeta Fabio Stassi. Nel corso della stessa serata, si è tenuta la performance delle “Poesie erranti” nel centro storico di Castellammare del Golfo. La poesia di strada ha deliziato il pubblico con alcuni versi italiani del novecento di Dino Campana, Ungaretti, Montale e Alda Merini. Le tre voci di Guido Gozzano, Dino Campana e Alda Merini, riprese da Stassi nella sua opera “La voce del poeta”, sono state invece interpretate da Federica Coppola, Alfonso Prota e Paolo Arena, accompagnati dalle musiche di Domenico Sabella e Michelangelo Bologna.

Sabato, poi, la rassegna ha celebrato uno dei più importanti autori americani del secolo scorso: Philip Roth. La sua “Pastorale americana” è stata raccontata egregiamente da Luca Briasco, capace di trasformare una lezione accademica in un appassionante viaggio nella cultura letteraria oltreoceano. Infine, “Ogni ricordo è un fiore”, il romanzo dello scrittore emergente Luigi Lo Cascio, ha chiuso il festival. Ad introdurre l’autore sono stati il poeta Fabio Stassi e Mariangela Galante, tra gli ideatori di “Contaminazioni”. L’attore palermitano è riuscito ad intrattenere la platea per più di un’ora e mezza, raccontando aneddoti della sua vita e interpretando alcuni dei suoi incipit che rendono la sua prima opera davvero sui generis. Lo Cascio, un mese fa, ha ricevuto il Premio Cielo d’Alcamo della sezione narrativa per tale particolarità. La VI edizione di “Contaminazioni”, conclusasi ieri sera all’interno della villa comunale “Regina Margherita”, ha dedicato i tre giorni della rassegna, 11, 12 e 13 luglio, alla ricerca dell’essenza della parola. “La scelta di partire dalla parola – ha spiegato Maria Rita Navarra (una delle organizzatrici dell’evento) – nasce in realtà casualmente, in quanto durante l’anno abbiamo raccolto i nomi degli scrittori che abbiamo invitato e abbiamo unito il senso della loro scrittura al senso della loro parola, appunto. Quindi, la prima persona che abbiamo avuto è stata Ilaria Alpi e il senso della sua parola ci ha guidato durante questi giorni. Poi, abbiamo utilizzato il senso della parola della poesia. Abbiamo voluto riappropriarci del senso della parola della poesia che è un senso di scrittura difficile da diffondere, ma fondamentale e bellissima. Quindi, l’abbiamo diffuso in tutto il paese. Abbiamo diffuso una processione laica attraverso le poesie, che è stata molto emozionante. Poi, il ritorno alla parola all’interno della letteratura americana, da noi così distante, così diversa. La letteratura attraverso i percorsi familiari, le odissee, i racconti socio-politici, con le parole di Luca Briasco. Infine, la parola di Luigi Lo Cascio attraverso i suoi incipit che, in realtà, sono delle piccole poesie letterarie. Quindi, il senso della parola è proprio questo: la parola libera, libera di essere attraverso tutte le forme che noi abbiamo dato in questi giorni”.

Inoltre, sulla partecipazione del pubblico nel corso delle serate, la promotrice ha espresso tutta la soddisfazione degli ideatori del festival “Quest’anno, per la prima volta, dopo tanti anni, stiamo raccogliendo i frutti di tutto il lavoro svolto. Oramai siamo assodati che tutto funziona e, quindi, la gente ci segue e questa è una cosa veramente molto bella. La mongolfiera continuerà a volare”. La mongolfiera alla quale si riferisce è quella de “Il barone rampante” di Italo Calvino, alla quale il protagonista si aggrappa alla fine del romanzo e che “attraversato il golfo riuscì ad atterrare sull’altra riva”. Segno questo che la kermesse è destinata a volare ancora in alto. I promotori dell’iniziativa, infatti, ci hanno annunciato che sono già a lavoro per realizzare l’appuntamento della prossima stagione autunnale. Per quell’occasione “Contaminazioni” dedicherà tre giorni al tema dei migranti. Tra i protagonisti vi saranno la scrittrice Evelina Santangelo, e uno studioso dei flussi migratori della casa editrice Minum fax. Inoltre, gli organizzatori contano di ospitare una giovane promessa della graphic novel sulla storia dei migranti della Siria. Intanto, si è chiuso il sipario estivo del festival della letteratura tra gli applausi di un pubblico che vuole essere contaminato da questo progetto di sviluppo culturale in questo gioiello incastonato nella punta ovest della Trinacria. Un tesoro da preservare.

Linda Ferrara

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