Si allarga il fronte favorevole al riconoscimento della cittadinanza onoraria marsalese al sindaco di Riace Domenico Lucano. Dopo la proposta lanciata da sei realtà dell’associazionismo locale (Amici del Terzo Mondo, Libera, Archè, Arci Scirocco, Associazione Linguistico-Culturale Language Tree Academy e dalla Cooperativa FO.CO), che a sua volta riprende la campagna lanciata dalla “Rete dei Comuni Solidali”, anche quattro consiglieri comunali marsalesi si espongono a sostegno del primo cittadino calabrese. Daniele Nuccio, Linda Licari, Calogero Ferreri e Luana Alagna hanno infatti presentato una mozione, in cui pur premettendo che “le accuse che vengono rivolte al sindaco di Riace, Domenico Lucano, i provvedimenti messi in atto, i passi futuri dell’inchiesta sono atti della magistratura, ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere, che il Consiglio Comunale di Marsala non può che rispettare”, invitano l’amministrazione comunale “ad avviare la procedura per il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Marsala a Domenico Lucano, sindaco di Riace e simbolo dell’esperienza-modello di Riace che ha dimostrato come le migrazioni se gestite nel modo corretto possano essere una risorsa per il rilancio e la rinascita delle comunità locali”.
Nel testo della mozione, Nuccio, Licari, Alagna e Ferreri evidenziano che “Riace è diventata patrimonio ricco e stimato che non appartiene solo a chi l’ha realizzata, ma a tutti quelli che in Calabria, in Italia, nel mondo la vivono come un modello”. Si tratta, sottolineano ancora i quattro consigliere marsalesi, di “una storia nata nel 2001 e costruita giorno dopo giorno faticosamente, un’esperienza che è riuscita a rigenerare una comunità a rischio spopolamento – come tante altre realtà dei piccoli Comuni d’Italia – nella quale convivono donne e uomini dalle storie e provenienze diverse”. Tutto ciò, senza dimenticare che anche Marsala ha aderito al sistema di accoglienza e integrazione Sprar, promosso dal Ministero dell’Interno e dagli Enti Locali, per offrire a richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria, nei limiti delle disponibilità, “supporto di tipo alloggiativo e aiuto nell’avvio di un percorso di integrazione sul territorio nazionale, grazie alla presenza di figure professionali ad hoc (operatori sociali, assistenti sociali, avvocati e operatori legali, psicologi, mediatori culturali)”, con l’obiettivo di promuovere “l’integrazione e l’inclusione dei cittadini stranieri con uno status legale specifico, presenti in maniera significativa sull’intero territorio nazionale”. Nell’auspicio che “al più presto possano essere superati gli ostacoli frapposti alla prosecuzione del progetto Sprar nella città di Riace”, la mozione intende inoltre riaffermare la scelta di proseguire e ampliare a Marsala “l’impegno politico e amministrativo del progetto nazionale, in linea con gli obiettivi statutari della Città di Marsala all’insegna della sua tradizione di accoglienza e solidarietà”.
A questo punto, toccherà al Consiglio comunale pronunciarsi sulla mozione sottoscritta dai quattro componenti dell’assemblea di Sala delle Lapidi. Nel caso l’atto fosse esitato positivamente, toccherebbe all’amministrazione comunale recepirne lo spirito ed attivarsi per la conclusione dell’iter procedurale.