Scempio ambientale a Macari, avviato il processo. Ammesse le parti civili

redazione

Scempio ambientale a Macari, avviato il processo. Ammesse le parti civili

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giovedì 08 Febbraio 2018 - 12:27

Il giudice monocratico del Tribunale di Trapani Oreste Marroccoli ha riconosciuto l’ammissibilità tra le parti civili dell’associazione Osservatorio per la Legalità Onlus, del Comune di San Vito Lo Capo e di Legambiente nel processo che vede coinvolti due soggetti, accusati di aver avrebbero danneggiato irreparabilmente con un escavatore parte di costa rocciosa al fine di realizzare un accesso al mare non autorizzato in contrada Seno Bue Marino, nel territorio di Macari (San Vito Lo Capo).

I fatti si riferiscono al gennaio 2015, quando G.C. e A.D. L. avrebbero con il loro operato determinato un danno ambientale nella nota località marittima, (in un tratto di costa che fa parte del demanio marittimo ed è sottoposto a vincoli ambientali) operando un lavoro di sbancamento della scogliere di “Grotticelle” ritenuto illecito dall’accusa. Soddisfazione per l’ok alla costituzione di parte civile è stata espressa dagli avvocati Vincenzo Maltese e Filippo Spanò: “Occorre non abbassare mai la guardia per la tutela del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico sempre più oggetto di un generale degrado nei valori civici e di logiche speculative spesso contrastanti con le normative di settore e garanzie di legge”.

Sulla vicenda l’Osservatorio per la Legalità e il Comune di San Vito avevano presentato un esposto denuncia, acquisito tra le fonti di prova nell’ambito delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Andrea Tarondo. Anche Legambiente, rappresentata in aula dall’avvocato Letizia Pipitone, aveva preannunciato nelle imminenze del fatto la propria intenzione di costituirsi parte civile. Il processo è stato rinviato al 4 aprile per l’audizione dei primi testi del Pubblico ministero.

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