Una piuma

Gaspare De Blasi

Marsala

Una piuma

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sabato 28 Ottobre 2017 - 06:38

Dopo avere votato alla Camera dei deputati il suoi si al Rosatellum, il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Amendola (del PD) è volato nel Benin. Per la serie anche in questo Paese africano poverissimo non possono stare tranquilli, il “Nostro” è arrivato con l’areo di Stato ed ha alloggiato nella capitale, Porto Novo, nel lussuoso albergo per turisti che c’è in ogni capitale africana. Sappiamo da fonti interne che ci tengono informati, che Amendola voleva andare in treno come il leader del suo partito Matteo Renzi che sta facendo il giro per l’Italia. I funzionari del ministero hanno dovuto faticare non poco per fargli capire che il Benin è lontano e non è collegato tramite ferrovia con il nostro Paese. Poi un mappamondo mostrato al politico, ha risolto il problema. Ora noi siamo contenti che Amendola si sia svagato: ha incontrato delegazioni, si è fatto fotografare con bambini neri poverissimi, ha fatto il giro di qualche orfanotrofio e poi…e poi basta. Ha taciuto, per quello che ne sappiamo, che il Governo italiano è in ritardo di due anni nel pagamento delle rate per gli aiuti ai paesi più poveri, così come concordato dalla conferenza degli Stati più industrializzati. Di migranti, che anche da quella nazione giungono da noi numerosi, non se ne è parlato. “Ci penserà Minniti” avrà pensato il rappresentante del nostro governo. Dimenticando che prima ci penseranno gli aguzzini libici e poi gli scafisti. Un nostro amico, volontario in Africa, ci ha raccontato della grande povertà dei villaggi dove anche l’acqua è un bene prezioso. I bambini che muoiono di fame non si contano più. Non ci sono case degne di questo nome e Amendola ha sicuramente cenato all’Hilton e poi è ripartito. Hanno sbagliato sul posto. Bisognava portarlo nei villaggi, anzi trascinarlo dal momento che a giudicare dalla testa che si ritrova, deve essere leggero come una piuma. Invece è tornato in Italia a fare il sottosegretario, ma dal modo come sta a cuore al premier, prima o poi, per dirla con Quasimodo, trafitto da un raggio di sole, … “ed è subito ministro”.

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