In Chiesa Madre l’ultimo saluto a Efe Sunny, il nigeriano travolto da un’auto a Marsala

Vincenzo Figlioli

In Chiesa Madre l’ultimo saluto a Efe Sunny, il nigeriano travolto da un’auto a Marsala

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mercoledì 01 Marzo 2017 - 13:09

Con una toccante cerimonia funebre si è consumato questa mattina, presso la Chiesa Madre di Marsala, l’ultimo saluto a Efe Sunny, il 32enne richiedente asilo nigeriano deceduto lo scorso 15 febbraio in seguito a un incidente stradale.

Il giovane, ospite presso il Centro di Accoglienza Straordinaria dell’Hotel Acos, è stato accompagnato in questo suo ultimo viaggio da uno zio venuto dalla Nigeria per l’occasione, da tanti altri migranti e dai rappresentanti della comunità africana di Castelvetrano. Gli stessi hanno dato vita a un corteo che ha attraversato il centro di Marsala, scortando il feretro dal cimitero fino a Piazza Loggia e intonando canti e preghiere. In Chiesa erano presenti anche diversi operatori dei centri di accoglienza del territorio, alcuni cittadini marsalesi e, in rappresentanza delle istituzioni, l’assessore alle politiche sociali Clara Ruggieri, la consigliera comunale Luana Alagna e la funzionaria della prefettura Laura Gandolfo.

“L’uomo giusto è sempre nelle mani di Dio – ha affermato nella sua omelia il sacerdote Alessandro Palermo -. Consegniamo queste parole per Efe Sunny. Sono sicuro che nella vita si sarà affidato a Dio e che adesso sarà tra le sue braccia. Che il Signora possa dare il Paradiso a quest’anima, dandogli quella pace che ha sempre desiderato”. A seguire, è intervenuto Isaac Promise, pastore della Chiesa evangelica di Castelvetrano: “La mia preghiera è che non dobbiamo più affrontare una tragedia del genere”. Poi citando l’Ecclesiaste, ha aggiunto: “Veniamo da Dio e torneremo da Dio. La cosa importante è vivere una vita accettabile da Lui”.

funerali Efe Sunny

Alla fine della funzione, celebrata con rito interreligioso, ha preso il microfono anche uno degli ospiti dei centri per richiedenti asilo di Marsala, che ha scosso la platea ricordando che, al di là dei colori e dei lineamenti differenti “facciamo tutti parte della stessa razza”. Rivolgendosi poi agli altri richiedenti asilo, li ha invitati a indossare i giubbotti catarifrangenti quando percorrono le strade con le loro biciclette e a integrarsi con la comunità locale, imparando la lingua e rispettando le leggi.

I funerali del giovane nigeriano sono stati organizzati dalla cooperativa “Vivere Con”, presieduta da Giuseppe Sieli, nei cui locali dell’ex Acos il giovane era ospitato. Il Comune di Marsala ha invece concesso il loculo gratuito. Efe Sunny sarà, infatti, seppellito nel cimitero marsalese.

Ancora nessuna novità, invece, si registra sul fronte delle indagini riguardanti l’incidente dello scorso 15 febbraio. Nulla si sa del mezzo che ha travolto la bicicletta su cui viaggiava lo sfortunato giovane nigeriano, sopravvissuto agli eccidi di Boko Haram nel suo Paese, al deserto e al “viaggio della speranza” nel Canale di Sicilia, prima di perdere tragicamente la vita sulle strade marsalesi. L’unica certezza sulla vicenda riguarda il mancato soccorso da parte del conducente del mezzo che ha investito Efe Sunny che comporterebbe, in caso di arresto e condanna, una pena di almeno cinque anni di carcere sulla base delle nuove norme riguardanti il reato di omicidio stradale.

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