L’arte è donna alle Cantine Florio. Domani si inaugura la mostra “Corpus et in corpore fieri”

redazione

L’arte è donna alle Cantine Florio. Domani si inaugura la mostra “Corpus et in corpore fieri”

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giovedì 09 Febbraio 2017 - 17:26

Domani fino al 25 febbraio, le storiche navate delle Cantine Florio ospiteranno la mostra collettiva dal titolo “Corpus et in corpore fieri”, a cura di Elisabetta Bacchin e Gianna Panicola. In «Corpus et in corpore fieri», sette artiste siciliane hanno sentito, come forte esigenza, quella di intervenire sulla corporeità. Sul corpo inteso come una grande opera da trasformare, proprio perché soggetto a radicali cambiamenti nel corso divoratore del tempo. Il corpo, nel suo essere reale, adesso e nel suo divenire attraverso le tre età (adolescenza, maturità e vecchiaia). Il percorso espositivo si articola tra le opere di Ilde Barone, Pupi Fuschi, Miriam Pace, Linda Randazzo, Ambra Rinaldo, Linda Saporito, Tiziana Viola Massa e mira ad un dialogo/confronto tra le stesse.

I confini dei generi scompaiono ed esiste solo il lavoro, la ricerca tra corpo erotico e corpo pudico, tra carne e spirito, conscio e inconscio. Con eterna femminilità, le artiste ci raccontano una storia universale, quella del corpo tra passione, seduzione, incanto, scissione, dolore, vita, morte. Per l’inaugurazione della mostra, che sarà venerdì 10 febbraio alle ore 18, è previsto il monologo teatrale “Mary Frankenstein” di Claudio Forti con Diana D’Angelo e al contrabbasso Ambra Rinaldo. “Il corpo donna è stato da sempre il soggetto e l’oggetto della rappresentazione artistica, nonché scenica e nel corso del tempo ha subito cambiamenti importanti.In una società dove tutto cambia, si trasforma, il corpo è il teatro di trasformazioni – affermano Gianna Panicola ed Elisabetta Bacchin -. Abbiamo sentito l’interesse di affrontare tali cambiamenti e lo abbiamo fatto con sette artiste, instaurando un dialogo/confronto tra le loro diversità. Di origine siciliana, le pittrici sono le protagoniste assolute di un’indagine volta a rivelare, i segni del tempo e a farsi testimone della bellezza in sé”.

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