L'ideologia

Claudia Marchetti

Marsala

L'ideologia

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martedì 08 Novembre 2016 - 06:30

Le elezioni del segretario comunale del Partito Democratico di Marsala, avvenute qualche giorno fa – e che hanno visto “trionfare” il deputato regionale Antonella Milazzo – pare molto specchio di quanto accaduto alla Leopolda di Firenze. Aperto ai giovani e a collaborare con realtà e movimenti che hanno idee e progetti… ed è inevitabile che l’attuale PD sembra virare la rotta verso un centrismo, o una grande coalizione che non è altro che il prodotto di governi tecnici fatti di patti tra destra e sinistra. O almeno quello che ne rimane. Mentre le ex due opposte fazioni sono ben lontane dagli stereotipi cantati da Giorgio Gaber, la grande “minestra” non è stata digerita da molti. Da Marsala (anche qui sono un paio i contrari alla nuova linea) a Roma, i “no” al referendum costituzionale sono urlati: Pierluigi Bersani si sente già fuori, anzi “fuori fuori”, dal suo partito, invocando principi a cui evidentemente in pochi oggi credono: “Ci vuole libertà, autonomia, schiena dritta, pensiero, democrazia: non arroganza e sudditanza”. Parole molto pesanti che aprono una vera e propria scissione tra le minoranze del PD. Bisogna poi vedere se, alle prossime e tanto attese Politiche, queste forze hanno il coraggio di presentarsi in maniera autonoma rispetto ai Democratici o se invece hanno paura di perdere l’ambita poltrona in Parlamento. In queste ore c’è fermento all’interno di Sinistra Ecologia e Libertà.

Il soggetto politico che fa capo a Nichi Vendola, sembra da anni latitare. Si trova ancora nella grande coalizione ma ne ha preso le distanza senza perdere pezzi lungo la strada. Adesso pare che Vendola sia deciso a confluire nel movimento Sinistra Italiana, ma alcuni membri sono tentati a non abbandonare l’alleanza del PD pur votando no al prossimo referendum del 4 dicembre. Sembra che qualche sellino attenda l’esito del referendum sulla riforma per decidere quale strada intraprendere. Ma, per il vero, di Sinistra, fino a questo momento, se ne vede davvero poca. Qualcuno dice che sia morta, qualche altro che sta rinascendo. Per ora non si vede una Sinistra forte e compatta che possa rappresentare un’alternativa al partito di Renzi. Almeno da questa parte della barricata, s’intende. A giugno da Bologna è nato il nuovo Partito Comunista di cui poco si parla nei media. In occasione della Mobilitazione Nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana, i redivivi hanno ribadito di lavorare per il “no” alla riforma della Costituzione e hanno anche le idee chiare. Solo che, per acquisire maggiore forza, dovranno valutare l’intenzione di abbracciare un progetto, seppur labile, come quello della Sinistra Italiana. L’ideologia, l’ideologia…

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