E’ arrivato il momento dell’approdo a Marsala per la nave romana recuperata a Marausa. Il relitto arriverà a Capo Boeo martedì 8 novembre per essere definitivamente collocato presso il Museo Baglio Anselmi. Si rafforza così la connotazione prevalentemente navale del museo lilybetano, che può già contare sulla prestigiosa presenza della nave punica, risalente al 241 avanti Cristo. E proprio tale presenza risultò decisiva lo scorso anno per dirimere la contesa politica tra i politici marsalesi e quelli trapanesi: i primi, naturalmente, puntavano sulla sistemazione al Baglio Anselmi della nave recuperata nel 1999 a Marausa, (a 150 metri dal fiume Birgi) mentre i “cugini” del capoluogo speravano di portarla a Trapani, facendo valere il principio della territorialità. Alla fine la spuntò proprio il Baglio Anselmi e lo scorso 19 dicembre i primi resti della nave – la chiglia di oltre dieci metri con le ruote di poppa e di prua – sono stati portati presso il museo lilybetano, in attesa che si completasse il restauro.
Dopo la consegna del materiale, la nave (lunga circa 25 metri, larga da 6 a 8 metri) sarà assemblata. “La nave di Marausa – ha detto l’archeologo Tusa – contribuisce ad approfondire le conoscenze sulle intense relazioni commerciali tra la Sicilia e l’Africa settentrionale in epoca tardo romana e offre un quadro di integrazione economica soprattutto nell’ambito della produzione agricola”.
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