“Sulla differenziata quelle di Damiano sono solo promesse non mantenute” è l’affondo delle associazioni “Uniti per il futuro” e “Progetto per Trapani”, che criticano l’operato del sindaco di Trapani in merito alla questione rifiuti.
“L’appello del Sindaco di Trapani, Vito Damiano, rivolto alla cittadinanza con l’intento di arginare l’emergenza rifiuti attraverso l’avvio della differenziata è a nostro avviso un intervento “tardivo” che ha il sapore della misura “tampone”, necessaria e speriamo sufficiente, dettata dallo stato delle cose“. Si legge in una nota congiunta di Riccardo Saluto e Stefano Farina rappresentanti dei movimenti “Uniti per il Futuro” e “Progetto per Trapani – Uniti per la Sicilia”.
La nota parla di mancanza di promesse mai mantenute, come quella di avviare nel 2013 la differenziata porta a porta. “A fronte di questa promessa fu prodotto solo il pasticcio della TARES con un aumento spropositato delle tariffe proprio per coprire i maggiori costi che avrebbe comportato la differenziata. Danno e beffa per i trapanesi: le tariffe aumentarono dal 40 all’80 per cento, la differenziata non partì”.
“Ci si può lamentare, ed a ragione, della Regione Siciliana e della sua incapacità di programmazione – continua la nota – che per certi versi è più grave della incapacità programmatoria della amministrazione Damiano, ma va ricordato che il piano dei rifiuti regionale del 2012 che ha terminato il suo iter nel 2015, vincolano al 65% la percentuale di “raccolta differenziata”, come i regolamenti dell’UE obbligano a fronte di pesanti sanzioni. Pur tra mille difficoltà ci sono in Sicilia comuni che contano il 70% di differenziata, dunque è possibile ridurre la quantità di spazzatura “tal quale” da conferire in discarica. L’amministrazione Damiano che ha determinato l’immobilismo assoluto in questo come in altri settori, sta cercando in tutti i modi di attribuire tutta la “colpa” agli altri, in questo caso alla Regione. Dimenticando che in realtà a Trapani non si è mai fatta in questi anni una vera e propria campagna di sensibilizzazione verso i cittadini, tesa a far comprendere che un minor conferimento in discarica significa minori costi (ma questo sembra non l’abbiano compreso neppure alla Trapani Servizi). Non è certamente colpa della Regione Siciliana se i cassonetti della spazzatura, mai lavati e sanificati, emanano un odore nauseabondo e che, ad oggi, sono più che mai sporchi. Non è certamente colpa della Regione Siciliana la mancata discerbatura in alcune zone della città di Trapani dove le erbacce crescono a dismisura. Non è certamente colpa della Regione Siciliana il mancato spazzamento delle strade (se se escludono alcune vie centrali). Non è certamente colpa della Regione Siciliana se il verde pubblico è abbandonato a se stesso e le aiuole sono ricettacolo di ogni rifiuto. Non è certamente colpa della Regione Siciliana se insieme ad un appello ai cittadini di buona volontà l’unico provvedimento della amministrazione è stato quello di inasprire i controlli sull’orario in cui i cittadini buttano la spazzatura. Ci chiediamo – chiude la nota – invece, quale è stata la programmazione strategica di questa amministrazione al fine di rilanciare la crescita e lo sviluppo di questa città? Quale le opere realizzate in questi anni dal Sindaco Damiano e la sua giunta? Ad oggi possiamo soltanto affermare che Trapani vive nel degrado e nell’abbandono assoluto!”.