Contestò “l’inerzia” dell’ex comandante della Municipale: Tranchida condannato per diffamazione

Audrey Vitale

Contestò “l’inerzia” dell’ex comandante della Municipale: Tranchida condannato per diffamazione

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venerdì 23 Settembre 2016 - 10:44

E’ stato condannato al pagamento di una multa ed a risarcire 50o euro oltre le spese processuali alla controparte Giacomo Ippolito (ex Comandante della Polizia municipale di Erice), il sindaco di Erice Giacomo Tranchida. I fatti risalgono al 13 dicembre 2012, quando il primo cittadino inviò una dura contestazione disciplinare all’allora comandante della Polizia municipale per “la condizione di abbandono del sistema semaforico di via Argenteria e viale della Provincia”. Nella nota, indirizzata al Comando della Polizia municipale e ai dirigenti responsabili Tranchida aveva scritto “contesto l’inerzia e la mancata pronta ottemperanza comportante peraltro pericolo alla pubblica sicurezza e danni all’immagine del comune“.

Oggi la condanna – afferma in una nota Tranchida – che, come tutte le sentenze da un lato non si commenta, ma, non condividendola in quanto inaspettata, in fatto e in diritto, dopo averne letto le motivazioni provvederò ad impugnare in appello. Di certo non arretrerò di un millimetro nella mia azione di vigilanza e contestazione in capo ad eventuali, come nel caso in specie, dipendenti inerti ed inadempienti, come da mio dovere istituzionale oltre che per debito civico nei confronti della mia comunità. Per inciso …dopo il “condannato” provvedimento sindacale citato, in 24 ore l’impianto semaforico fu messo in sicurezza (oscillava pericolosamente e da tempo addirittura il braccio semaforico) dal sostituto incaricato e riattivato con lampeggiante atto a segnalare l’incrocio di viale della Provincia via Cesarò”.

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