Dallo scorso fine settimana a Marsala ci sono più strisce blu. Si tratta degli stalli a pagamento per autovetture introdotti, con alterne fortune, a metà degli anni ’90. All’inizio, come si ricorderà, c’erano i park card, acquistabili presso alcuni esercizi commerciali. Le eventuali sanzioni spettavano ai Vigili Urbani. Insomma un servizio tutto in house. Ci furono, come accade quasi sempre quando si introducono delle novità tante critiche, poi i marsalesi si abituarono. In tempi più recenti si è provveduto ad esternalizzare il servizio che fu messo in appalto e aggiudicato dalla Soes s.p.a. Arrivarono le colonnine e l’acquisto dei biglietti per la soste fu automatizzato. Come accade spesso alle pubbliche amministrazioni, con la società aggiudicatrice dopo un periodo, sorsero delle “questioni” che hanno portato alla sospensione del servizio (le macchinette furono rimosse…) e al ritorno alla gestione in house. Per un periodo, per la verità abbastanza lungo, pur permanendo l’obbligo delle soste a pagamento all’interno degli stalli delimitati dalle strisce blu, il rispetto della disposizione andò quasi in desuetudine e anche le multe elevate ai trasgressori diminuirono, tanto che alcuni cominciarono a pensare, in controtendenza con quanto accade nelle altre città italiane, che forse era il caso di eliminare le soste a pagamento. Da alcuni mesi il servizio è ripreso in house e il rispetto degli stalli a pagamento sembra che sia ripreso più o meno regolarmente. La collocazione di quelli nuovi invece sta sollevando un polverone mediatico, fatto di decine di interventi sui social, ma anche di un tam – tam nei principali posti di ritrovo dei marsalesi (piazze, bar…). Abbiamo cercato di capire che cosa ha spinto la pubblica amministrazione ad aumentare il numero di parcheggi a pagamento. Intanto si tratta di un numero abbastanza consistente. Sono infatti 159 i nuovi stalli a pagamento. Sono tutti, come ci ha detto il comandante della Polizia Municipale Vincenzo Menfi, collocati nella zona della centralissima via Sibilla e nelle arterie stradali ad essa collegate. Particolare non indifferente, per il momento non sono “attivi”. Chi parcheggia in queste nuove postazioni non è tenuto ad esporre il “famoso” tagliandino attestante l’avvenuto pagamento. “Occorre un nuovo provvedimento – ci dice ancora il comandante dei Vigili Urbani – in quanto le sole strisce orizzontali non bastano, occorrerà istallare la segnaletica verticale che attesta la nuova disposizione operante anche nelle strade dove prima non c’era”. Sembra che alla base della scelta di istituire nuovi stalli a pagamento in quella zona ci sia la possibilità di assicurare a quanti debbono raggiungere il centro urbano, la facoltà di trovare un posto libero. In tanti infatti lasciano, adesso che la sosta è gratuita, la propria vettura parcheggiata per diverse ore o addirittura per intere giornate. Se la scelta in linea di massima appare corretta, gli abitanti della zona, che si stanno costituendo in un comitato di protesta, ritengono che non tiene conto che si tratta di un quartiere popolare di non nuovissima costruzione, dove non tutti i residenti hanno a disposizione un garage privato. Forse sarebbe il caso di dispensare dal pagamento i residenti.“Condivido che occorra predisporre nei giusti modi e tempi il servizio – afferma il sindaco Alberto Di Girolamo – ma era prioritaria l’esigenza di economizzare e non ricorrere ad un altro appalto per questo nuovo servizio stradale. Aggiungo che stiamo predisponendo alcuni stalli per la sosta dei residenti nelle zone interessate, mentre – conclude il sindaco – sono in corso le procedure per dotare la città di nuovi parcometri” . Riguardo l’acquisto delle park card, sia il sito che il portale turistico comunale riportano l’elenco degli operatori convenzionati per la vendita dei tagliandi”. Come accade in questi casi, arrivano anche le posizioni di esponenti politici marsalesi. Dell’assenza delle macchinette dove acquistare i tagliandi parla l’esponente del Movimento 5 Stelle “La loro mancanza – afferma Aldo Rodriquez – finisce per alimentare il mercato nero dei parcheggiatori abusivi”. Di avviso diverso il capogruppo di Cambiamo Marsala. “Le strisce blu non nascono per far cassa – afferma Linda Licari – ma per disincentivare le auto in centro e allontanarle il più possibile nei parcheggi fuori”. Singolare ( ma che è già all’attenzione del sindaco) la proposta di Michele Gandolfo. “E’ necessario – ci ha detto l’esponente del Psi – creare due parcheggi gratuiti e controllati da operatori comunali nella zona della stazione e dello stadio e collegarli con il centro storico con bus navetta gratuiti”.
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