Massoneria a Trapani, per la procura “quasi 500 iscritti in 19 logge”

redazione

Massoneria a Trapani, per la procura “quasi 500 iscritti in 19 logge”

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lunedì 30 Maggio 2016 - 19:09

Sono 460 gli iscritti alla massoneria nel trapanese, 19 le “obbedienze” distribuite nei comuni della Provincia (solo a Castelvetrano, città di Matteo Messina Denaro, ce ne sono 6). Questi i numeri di un dossier, consegnato in Prefettura, frutto di un’indagine emersa in seguito alle numerose operazioni eseguite dalla procura trapanese coordinata da Marcello Viola.
Secondo il quotidiano Repubblica, che ha diffuso la notizia, fra le file della massoneria si trovano politici, imprenditori e amministratori locali, dirigenti, forze dell’ordine, religiosi ecc.
Una “società” che per la legge Spadolini-Anselmi (emanata il 25 gennaio 1982, in seguito allo scioglimento della loggia P2) è vietata poiché si “considerano associazioni segrete e come tali vietate dall’articolo 18 della Costituzione quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali, ovvero rendendo sconosciuti, in tutto o in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici, anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale“.

Un dossier scottante, che fa un quadro aggiornato, anche se non necessariamente completo, di coloro che, secondo gli inquirenti, sono connessi con quel “potere occulto e parallelo” che spesso muove le fila dell’intero sistema.

Fra le indagini della procura che hanno portato ad aggiornare l’elenco massonico già noto alle Forze dell’Ordine, quella a carico di Francesco Miccichè, ex vescovo di Trapani scomunicato nel 2011 da Papa Ratzinger e quella sull’ex sindaco di Alcamo Pasquale Perricone, arrestato insieme ad altri in una recente operazione con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’appropriazione indebita.
Il paese con più “fratelli” è Castelvetrano – si legge su Repubblica – Loggia Italo Letizia 345, Loggia Demetra, Loggia Enoch e poi per l’Obbedienza di Piazza del Gesù la Loggia Oriente. E ancora la “Francisco Ferrer” e la “Hypsas” del Grand Orient de France. Il patto di “solidarietà” accomuna assessori e mafiosi, consiglieri comunali e imprenditori corrotti, burocrati e forze dell’ordine. E la massoneria appare persino più forte della mafia”.

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