Autismo: avviata una collaborazione tra ASP di Trapani e pediatri per diagnosi e trattamento precoce

redazione

Autismo: avviata una collaborazione tra ASP di Trapani e pediatri per diagnosi e trattamento precoce

Condividi su:

martedì 12 Aprile 2016 - 17:15

Tutti i pediatri di libera scelta della provincia di Trapani hanno ricevuto in questi giorni la M-CHAT informatizzata, la lista di controllo modificata per l’autismo nei bambini, insieme a una lettera esplicativa da parte del servizio dipartimentale di Neuropsichiatria infantile dell’ASP di Trapani, diretto da Giovanna Mendolia. Si tratta in pratica della versione informatizzata della scheda cartacea M-CHAT, (Modified Checklist for Autism in Toddlers), uno strumento scientificamente validato per lo screening di bambini tra i 16 ei 30 mesi di età, che valuta il rischio di disturbi dello spettro autistico.
Questa è una delle iniziative messe in campo dal “centro autismo e per i disturbi precoci dello sviluppo dello spettro autistico” – l’equipe dedicata all’autismo attivata dall’ASP a marzo 2013 – che si occupa di valutazione tempestiva, diagnosi e trattamento precoce individuale dei bambini tra zero e tre anni d’età, supporto psico-educativo volto ai genitori come parte integrante del trattamento e, dove possibile, presa in carico psicologica della famiglia, di prevenzione/sensibilizzazione per l’individuazione precoce attraverso gli strumenti di screening come questo.
Peculiare importanza – spiega Giovanna Mendolia – è l’intervento precoce finalizzato all’uscita dallo spettro autistico del maggior numero possibile di bambini diagnosticati, e l’impegno del nostro centro per questo va verso la sensibilizzazione per il riconoscimento precoce di segni e caratteristiche comportamentali dello spettro, privilegiando il rapporto / incontro con i pediatri, i neonatologi e gli operatori degli asili nido, con incontri finalizzati alla conoscenza e applicabilità degli strumenti di screening”. Il centro inoltre, come ha tenuto a sottolineare il direttore generale Fabrizio De Nicola, oltre a prendersi cura dei bambini, vuole fare da sostegno anche alle necessità dei genitori, sia come supporto alla stessa che nel rapporto intensivo del bambino mediato dai genitori, evitando all’utenza un ritardo nell’intervento senza che la famiglia debba rivolgersi necessariamente al circuito dei terapisti privati, anche con costi economici non indifferenti.

Alessandra De Vita

Condividi su: