“Tra fogli bianchi e punti neri – Quando la malattia non ti cambia la vita” è il libro di Pino Ortolano che è stato presentato giovedì pomeriggio nella suggestiva cornice del Convento del Carmine di Marsala. Una storia intima, profonda quella dell’autore, che lo vede protagonista in una serie di appunti, pensieri, sensazioni e anche in un dialogo con la moglie Giusi Cancilla, sulla condizione di malato: un uomo che scopre la malattia, un tumore, con cui lotta quotidianamente e che ha due vie: abbandonarsi allo sconforto della diagnosi e delle cure o cercare una speranza per andare avanti. Pino Ortolano ha scelto la seconda ed ha scelto anche di raccontarla in questo libro edito da People & Humanities. Con lui al Carmine infatti, era presenta l’editore Mauro Buscemi, che ha definito il libro “… un punto di crescita importante, una presa di coscienza, di speranza, in cui emerge sì la sofferenza ma anche la sostanza della vita stessa. Una storia di umanità”. Nel fare questo, Buscemi ha ringraziato per l’organizzazione la Libreria Mondadori, il Comune di Marsala, le Cantine Paolini (presenti con un rinfresco) ed il supporto del prof. Aldo Gandolfo. I saluti dell’Amministrazione sono stati portati dall’assessore Anna Maria Angileri che ha ricordato come, da ex consigliere provinciale, si sia battuta per una mappatura del territorio per la verifica delle patologie tumorali. “Dal controllo effettuato ne è scaturito che a causare i tumori non sono particolari esposizioni presenti sul territorio provinciale. Per cui è bene praticare una vita sana, fatta di cibi diversificati e di sport, dire no al fumo e moderare l’uso di alcol”. A dialogare con Pino Ortolano anche il Presidente dell’Associazione Medico-Chirurgica Lilybetana, Gaspare Oddo ed il Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Trapani, Rino Ferrari. Quest’ultimo ha lanciato un messaggio: “Le prime pagine del libro inizialmente non mi avevano convinto. Ma giunto alla pagina 17-18, Pino con la sua storia mi hanno caricato di emozioni. Mi ha fatto immaginare lui che affronta la malattia, la diagnosi, la depressione a cui stava per cedere. Perché purtroppo – dichiara infine Ferreri – una persona che ha addosso una malattia si sente perdere, pian piano, la sua dignità”. Pino Ortolano però ha reagito con la penna e con gran coraggio.
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