Nei giorni scorsi l’ex deputato marsalese Massimo Grillo aveva diffuso un documento all’interno del quale invitava il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e gli esponenti della maggioranza, ad un incontro.“L’emergenza sociale ed economica che vive la città di Marsala richiede la ricerca di un dialogo aperto e trasversale per unire tutte le forze politiche attorno a dei progetti che possano creare lavoro”, sosteneva a nome di tutta l’opposizione consiliare Grillo che era stato candidato alle scorse amministrative alla carica di sindaco, risultando sconfitto al turno di ballottaggio. Il leader della minoranza quindi tirava in ballo anche i gruppi consiliari che sostengono il sindaco a Sala delle Lapidi. Abbiamo provato a comprendere che tipo di eco questa proposta ha avuto nella maggioranza, intervistando gli esponenti di ogni singolo gruppo. “In linea di principio non sono contrario – ha detto Antonio Vinci, capogruppo del Partito Democratico e quindi rappresentante del partito di cui il sindaco è il segretario – ad un confronto su di un tema così importante per la città come il lavoro. Parlo a titolo personale perché sull’argomento dovrò sentire il mio gruppo consiliare e il sindaco anche nella sua veste di segretario del mio partito”. Questa quindi la posizione del capogruppo del raggruppamento consiliare più numeroso presente a Sala delle Lapidi. Nella sua veste istituzionale abbiamo sentito anche il presidente del Consiglio comunale. “Ascoltare gli altri è segno di forza e non di debolezza – ci ha detto Enzo Sturiano -. Se le iniziative sono valide bisogna tenerle in considerazione da qualsiasi parte provengano. Ascoltiamo la proposta e poi, come maggioranza, la valuteremo”. Non si discosta di molto dalla opinione espressa dal presidente del Massimo Consesso Civico, quella del vice capogruppo di “Cittadini e non sudditi”. “Se si tratta di progetti mirati allo sviluppo della città, perché no? – ci dice l’ex presidente del Consiglio Oreste Alagna -Nell’interesse dei marsalesi non ci debbono essere limitazioni al dialogo. Poi ognuno tirerà le proprie conclusioni, dopo avere ascoltato quelle degli altri”. Non fa parte di alcun gruppo consiliare dopo la scissione operata con gli eletti nel Psi, ma Michele Gandolfo Rappresenta l’unico esponente socialista presente in Consiglio comunale. “Noi socialisti – ci ha detto – siamo favorevoli ad aperture di dialogo su temi di interesse generale che riguardano la possibilità di trovare soluzioni nell’interesse dei marsalesi. I problemi della città stanno a cuore a tutti, non solo alla maggioranza”. Una lettura più “politica” arriva da altri esponenti della maggioranza. “Spetta al sindaco se accettare l’invito di Massimo Grillo – ci ha detto Linda Licari, capogruppo di Cambiamo Marsala -. Quanto al coinvolgimento di tutti i gruppi della maggioranza in un incontro con gli esponenti dell’opposizione, io credo che debba essere preceduto da una confronto all’interno del centro sinistra per arrivare ad una soluzione condivisa”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo di Una Voce per Marsala. “Valutiamo assieme al primo cittadino se è opportuna questa apertura di discussione con la minoranza – afferma Alfonso Marrone -, il tema del lavoro è importante. Anche noi abbiamo le nostre proposte”. Più articolata, infine, la posizione del capogruppo di Democratici per Marsala. “Io credo – dice Ginetta Ingrassia – che andare ad un incontro sui temi di importanza per la città con chi ce lo ha richiesto, sia possibile. In Consiglio comunale ho notato che la minoranza ha più volte tenuto un atteggiamento costruttivo. Nessuno deve rinunciare alle proprie idee, tuttavia discutere per trovare soluzioni sarebbe opportuno”. Fuori dal corso l’esponente del Movimento Cinque Stelle. “Se abbiamo qualcosa da dire al sindaco – ha detto Aldo Rodriquez – lo faremo come sempre chiedendo noi un incontro nelle sedi istituzionali, dove continueremo a valutare atto per atto e votare secondo l’interesse dei marsalesi”. I gruppi consiliari della maggioranza, come si vede, consegnano al sindaco il mandato di “andare a vedere” le carte della minoranza. Vedremo nei prossimi giorni se Alberto Di Girolamo aderirà all’invito dell’opposizione.
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