Dopo che abbiamo assodato che gli ultimi governi in senso temporale, non hanno fatto nulla per trattenere le migliori intelligenze italiane, adesso è ufficiale che non solo li abbiamo cacciati “i cervelli” mettendoli in fuga, ma impediamo loro anche di tornare. Ci potremmo riferire alla necessità dei migliori laureati (oppure semplicemente studenti) di emigrare all’estero dove sono “ricercati” e retribuiti bene. Potremmo raccontare di come il governo, il cui premier quando si reca all’estero afferma che in giro c’è voglia di Italia, ma non spiega che siamo noi che regaliamo agli altri le nostri migliori menti che non sappiamo (o vogliamo?) trattenere. E via così raccontando. Ma in queste nostre note oggi prendiamo spunto da alcune e-mail che ci hanno scritto nostri lettori. In sintesi, la Ryanair ha aumentato le tariffe in modo impressionante dei voli per Trapani (presumiamo anche quelli per le altre destinazioni meridionali), in modo tale che se uno studente di qualsiasi università del nord o un lavoratore trapanese che volesse tornare dall’Inghilterra o dalla Francia, deve rinunciarvi per il prezzo del biglietto molto alto. Stiamo parlando della Sicilia, regione che è esclusa anche dall’alta velocità sulle rotaie, per cui pochi o pochissimi potranno tornare dai propri cari a trascorrervi le festività. “…E il governo che fa?” ci chiede una nostra lettrice? Non sappiamo neppure se materialmente possa intervenire. Ma osserviamo che l’esecutivo nazionale e quello regionale, non hanno alcuna politica per il settore trasporti. Parlano del Ponte sullo Stretto (ancora, ma finitela…), denunciano (ma chi?) che l’Isola è abbandonata (da chi?), e poi cosa fanno? Sentiamo il ministro dei trasporti parlare di fantomatici fondi europei in arrivo, di una nuova politica dei trasporti, ma intanto è arrivato un altro Natale e i prezzi dei viaggi sono saliti alle stelle. Così anche per quest’anno i cervelli migliori non rientreranno e altri si preparano a fuggire.
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