Un po' di coraggio

Gaspare De Blasi

Apertura

Un po' di coraggio

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giovedì 22 Ottobre 2015 - 06:00

Quando leggerete queste note forse sarà più chiara la situazione politica alla regione Sicilia. Per quanto la storia della nostra regione ci ha insegnato che di comprensibile spesso non c’è nulla. Il presidente Rosario Crocetta ha detto di avere azzerato la sua giunta di governo per fare chiarezza, e per farlo è volato a Roma. La chioccia sotto la cui ala questa volta si è “riparato” il governatore è quella di Lorenzo Guerini il vice segretario nazionale del PD. Tutto questo per la serie “…le cose siciliane si risolvono qui. Giù le mani dalla nostra isola”. Questo, assieme a tanti altri, era stato uno slogan della sua campagna elettorale. Poi sono seguite le promesse che elenchiamo alla rinfusa, lasciando ai nostri lettori il giudizio sulla loro realizzazione: formazione, viabilità extraurbana, turismo, belle arti, agricoltura, scuola pubblica, forestali, impiegati e dirigenti regionali…e via così programmando. Su ognuno di questi settori Crocetta aveva una soluzione, e l’ha presentata agli elettori. Lo ripetiamo: giudicate voi a che punto siamo. Poi c’era (e c’è ancora naturalmente), l’aspetto politico. Quanti e chi sono gli assessori che si sono avvicendati alla carica, se ne è perso il conto. Crocetta fu eletto nel centro sinistra, poi ha fondato un gruppo il Megafono, di cui non si sa più nulla. E’ dirigente del Pd e come deputato regionale (carica dalla quale non si è mai dimesso) è iscritto al gruppo parlamentare del partito di Matteo Renzi. Poi…poi potemmo aggiungere le sortite televisive a giustificare il… nulla, fino ad arrivare alla vicenda delle ignobili (e lo ripetiamo ignobili) strumentazioni che sono seguite alla intercettazione telefonica dove Crocetta parlava in termini non proprio ortodossi, del suo assessore Lucia Borsellino. Noi abbiamo avuto sempre stima dell’uomo Crocetta e del coraggio dimostrato da sindaco di Gela, da eurodeputato e anche da governatore nel contrastare la mafia e ogni forma di criminalità che cercava di infiltrasi nelle maglie della cosa pubblica. Ora capiamo che la politica a volte trasforma le persone proiettandole in dimensioni che non gli appartengono. Ma il presidente Crocetta che va ancora parlando di patti di fine legislatura e di azzeramenti di giunta non somiglia a quello coraggioso che abbiamo apprezzato. A proposito di coraggio, lo sappiamo che è difficile, ma non è il caso che il presidente ne rispolveri un po’ di quel tanto che ha dimostrato di avere e si dimetta? Magari mandando tutti a quel paese?

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