Com’era immaginabile, non si è rivelato compatibile con quello della piccola Denise Pipitone il Dna prelevato dalla bambina residente a Tito, in provincia di Potenza che, “per fare uno scherzo”, aveva scritto su Facebook un messaggio a Piera Maggio, dicendo di essere la figlia. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri del Ris di Potenza. L’accertamento era stato richiesto dalla Procura di Marsala. La vicenda, di cui si è occupata anche la popolare trasmissione “Chi l’ha visto?” comincia lo scorso 12 agosto, quando la ragazzina aveva contattato la madre di Denise attraverso il popolare social network. Nel frattempo, sono adesso arrivate le scuse della madre dell’undicenne lucana: “Chiedo scusa alla mamma di Denise, ma mia figlia non è Denise. Mia figlia ha fatto un grande sbaglio, io non sapevo niente”.
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