Le mezze stagioni esistono

Vincenzo Figlioli

Punto Itaca

Le mezze stagioni esistono

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giovedì 10 Settembre 2015 - 09:31

Quando si vuole mimare una conversazione banale, tendente all’abuso dei luoghi comuni, una delle frasi più ricorrenti è “non ci sono più le mezze stagioni”. In realtà, spesso la pronunciamo senza pensarci molto, quasi come un mantra da ripetere con discreta regolarità. Dimenticando che le mezze stagioni esistono eccome. Come dimostra questo piccolo antipasto autunnale che stiamo vivendo da un paio di giorni, con un improvviso (e per certi versi salvifico) abbassamento delle temperature e l’arrivo di fenomeni piovosi piuttosto intensi. Quel che a noi interessa tornare a sottolineare, però, è che proprio in questi periodi, ogni anno, si registrano precipitazioni anche molto forti. E ciò che si ripete con regolarità, non dovrebbe cogliere di sorpresa le amministrazioni comunali. Bene ha fatto nei giorni scorsi la giunta Di Girolamo, a Marsala, ad annunciare un urgente intervento di pulizia dei tombini. Com’è noto, la città è molto vasta e ci vorrà tanto tempo per completare la procedura. La speranza è che l’amministrazione attui un monitoraggio costante della situazione delle fognature e dei tombini, in modo da evitare, com’è successo in passato, che all’improvviso ci si ricordi che in autunno piove e le strade si allagano, rendendo problematica la circolazione veicolare. Sarebbe opportuno, tra le altre cose, verificare se in alcune zone delle città ci sono anche degli sversamenti che illecitamente finiscono nella rete fognaria, finendo per intasarla oltremisura. Senza dimenticare l’opportunità di ricorrere anche a soluzioni innovative. A Roma, ad esempio, in alcune zone della città stanno per essere sperimentati i “tombini intelligenti”, dotati di sensori elettronici che comunicano quotidianamente a una centralina se si trovano vicini a un livello di saturazione. Magari un giorno arriveranno anche dalle nostre parti, chissà. L’importante, è che non facciano la fine del sistema di videosorveglianza che avrebbe dovuto rendere più sicura la città e che di fatto non è mai entrato in funzione. All’inizio dell’anno, il comandante Menfi tornò sull’argomento, auspicando che venisse reso fruibile al corpo di polizia municipale. Da quel che sappiamo, non è stato ancora riattivato. Ciò non toglie che varrebbe davvero la pena di investire sull’innovazione per risolvere quei piccoli problemi che tanto stanno a cuore ai cittadini senza dover ogni volta temere che l’investimento si trasformi in un’occasione mancata con conseguente spreco di denaro pubblico. Ed è proprio su questi temi che oggi si misura il futuro delle città.

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