Confronto tra i candidati, Grillo: “Lo faremo mercoledì a Telesud”. Di Girolamo smentisce

Vincenzo Figlioli

Confronto tra i candidati, Grillo: “Lo faremo mercoledì a Telesud”. Di Girolamo smentisce

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sabato 06 Giugno 2015 - 17:45

Il tema del confronto Grillo – Di Girolamo continua a tenere banco in questi giorni. All’ora di pranzo, una nota del candidato centrista aveva dato notizia che l’atteso “faccia a faccia” si sarebbe finalmente tenuto mercoledì 10 giugno, presso gli studi dell’emittente Telesud.

Questo il comunicato inviato agli organi di stampa:

Finalmente su invito proposto dell’emittente televisiva Telesud si potrà realizzare il confronto pubblico tra i candidati a sindaco di Marsala, Massimo Grillo e Alberto Di Girolamo. Mercoledì 10 giugno, alle ore 21 su Telesud, i cittadini avranno modo di ascoltare direttamente dai candidati le diverse proposte sul futuro della città. Il confronto è il modo più efficace in cui si realizza la democrazia, prima che gli elettori possano decidere liberamente a chi affidare il governo e l’amministrazione del proprio Comune.

Appuntamento dunque, mercoledì 10 giugno, ore 21:00 su Telesud, canale 118 del digitale terrestre”.

A dire il vero, questo cambiamento di rotta da parte di Alberto Di Girolamo rispetto a quanto era stato più volte ripetuto nei giorni scorsi sembrava alquanto strano. Abbiamo quindi voluto verificare alla fonte con il candidato del centrosinistra, che ha smentito categoricamente di aver accettato il duello televisivo con Massimo Grillo, pubblicando poi una nota a riguardo sulla sua pagina Facebook.

È destituita di ogni fondamento la notizia fatta circolare oggi dalla propaganda avversaria circa un presunto confronto televisivo in programma mercoledì su Telesud. ll mio cruccio non è e non può essere il confronto con Grillo, che peraltro c’è già stato ed è finito 79 a 1; la mia principale preoccupazione da candidato sindaco è il fatto che 6 giovani su 10 non trovano lavoro a Marsala e sono costretti ad emigrare, che un terzo delle famiglie marsalesi vive in condizioni di povertà e che due terzi delle famiglie è monoreddito e sa che quando si perde l’unica fonte di reddito disponibile la situazione diventa disperata. Pensare che una campagna elettorale possa ridursi a un duello televisivo vuol dire non avere consapevolezza dei problemi e rispetto delle persone che chiedono alla politica non talk show ma soluzioni concrete ai loro problemi, opportunità di lavoro, servizi di qualità senza distinzione tra centro storico, quartieri popolari e contrade. Per questo io continuo con caparbietà l’unico confronto che conta davvero, quello con la gente ogni giorno nelle piazze, in strada, nei quartieri popolari, nelle contrade, nelle case delle famiglie; una scelta che è stata suffragata con un ampio consenso al primo turno e che sono certo sarà premiata con ancora maggiore forza nel ballottaggio del 14 e 15 giugno”.

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