I castelvetranesi Luciano Pasini e Vito Tummarello e il marsalese Andrea Pulizzi sono stati rinviati a giudizio dal gup di Palermo. Erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione antimafia “Eden 2”, che, lo scorso 19 novembre, su disposizione della Dda di Palermo portò a 16 ordini di custodia cautelare, nei confronti di soggetti ritenuti a vario titolo legati al boss Matteo Messina Denaro e accusati di associazione mafiosa, estorsione, rapina pluriaggravata, sequestro di persona ed altri reati aggravati dalle finalità mafiose. Adesso, le prime decisioni del gup, che ha disposto il rinvio a giudizio di Pasini, Tummarello e Pulizzi, che il prossimo 6 luglio dovranno comparire dinanzi al Tribunale di Marsala per la prima udienza del processo che li vede imputati. Secondo l’accusa, i tre avrebbero derubato nel novembre 2013 un’agenzia della Tnt a Campobello di Mazara, appropriandosi indebitamenti di 600 colli e di 17 mila euro, custoditi all’interno della cassaforte. In questa vicenda, Pasini avrebbe avuto il ruolo del “basista”, mentre Luca Bellomo, nipote del boss Matteo Messina Denaro, ne sarebbe stato il “regista”.

Per gli altri indagati nell’ambito dell’operazione “Eden 2”, è invece fissato un’altra udienza preliminare il prossimo 16 giugno.

Hanno già chiesto il rito abbreviato Ruggero Battaglia, Rosario e Leonardo Cacioppo, Giuseppe Fontana, Salvatore Marsiglia, Giuseppe Nicolaci, Salvatore Vitale, Luca Bellomo, Calogero Giambalvo (ex consigliere comunale di Castelvetrano) e i collaboratori di giustizia Salvatore Lo Piparo e Benito Morsicato. Indagati in stato di libertà Marco Giordano e Giovanni Ligambi.

“Eden 2” costituisce il seguito ideale della prima operazione “Eden”, da cui sono scaturiti due diversi processi, uno dei quali si è concluso lo scorso 31 marzo con le condanne in primo grado di Anna Patrizia Messina Denaro, Francesco Guttadauro e Vincenzo Torino.