Il progettista: “L’edificio è solido, ma da sette anni non viene manutenuto”
Da alcuni giorni, davanti al portone principale del Palazzo Grignani, nella centralissima e bellissima piazza del Carmine, è comparsa una segnaletica tutt’altro che rassicurante. Innanzi alla facciata principale è ben visibile un nastro plastico bianco e rosso e, proprio accanto al portale c’è un segnale di divieto di sosta e un cartello che indica “pericolo di crollo”. Una notizia che ha dell’incredibile se si pensa che i lavori di restauro dell’edificio settecentesco sono terminati nel 2007, quindi poco più di sette anni fa e che sono costati circa un milione di euro. Per saperne di più abbiamo interpellato Tommaso Lentini, progettista che curò i lavori di restauro. “Sono certo che il palazzo è più che solido – ha detto l’architetto Tommaso Lentini – perché so come sono stati fatti i lavori e che materiali sono stati usati. Bisognerebbe correggere questo cartello e dire che c’è pericolo di crollo di intonaci, non certo del palazzo”. Il problema si è manifestato circa un mese e mezzo fa quando sono caduti dei calcinacci sopra una vettura in sosta innanzi alla facciata principale. “È visibile che c’è una parte dell’intonaco accanto al portale, per circa sette metri quadri, danneggiata dall’acqua. Ritengo che si tratti di un’infiltrazione proveniente dal solaio del primo piano. Forse sarà entrata acqua da un vetro rimasto aperto, o rotto, ma il palazzo è stabile e non crollerà. Ne sono certo”, ribadisce. Da programmi del Comune, avrebbe dovuto ospitare la pinacoteca comunale, ma non è mai stato aperto e secondo l’architetto Lentini il problema sarebbe proprio questo: “Un’edificio chiuso necessita di più manutenzione di uno aperto, e invece qui abbiamo registrato attenzione dei ladri che poco dopo aver smontato i ponteggi si sono portati via i tubi di rame (poi ripristinati dal Comune) e poi non c’è stata alcuna attenzione particolare. Anzi, era anche stato approvato un altro progetto per un milione e 300mila euro che però non fu mai finanziato”. Intanto anche i vecchi edifici nella via Curatolo sono stati interessati da crolli di calcinacci, quindi è tutta la zona a richiedere attenzione.