In queste ultime settimane si dice e si scrive molto a proposito del candidato per il ruolo di Sindaco del Comune di Marsala. Ogni giorno viene fuori un nuovo nominativo. Solo nomi! Ma dove sono i programmi? Sarebbe bene prima ragionare su ciò che desiderano gli abitanti di una città per una migliore qualità della vita, e, solo dopo, ipotizzare qual è il “Sindaco ideale”. Non credo che i cittadini, potenziali elettori, si possano innamorare semplicemente di un nome, ma forse di un programma sì. Un programma attento a tutti gli aspetti necessari ad una città come Marsala, quinto comune della Sicilia comprendente un vasto e vario territorio, dalle stupende contrade al delizioso centro. Ma quale potrebbe essere il profilo del “Sindaco ideale”? Non certo non Sindaco che si lamenta della mancanza di soldi nelle casse del Comune e che piagnucola se i cittadini non pagano le tasse. Il primo cittadino, e non per nulla si chiama così, è quello che si mette in moto per primo, per ottimizzare le risorse esistenti e per cercare di procurarsi finanziamenti e contributi, agendo in modo sistematico e intelligente, circondandosi di uno staff che persegue lo stesso scopo. Qualche candidato promette che sarà un Sindaco che si occuperà delle infrastrutture (strade, marciapiedi, scuole, fontane, ecc.) e dei servizi (trasporti, immondizia, verde pubblico, ecc.). Mi chiedo se è questo il compito di un Sindaco o stiamo parlando piuttosto di ciò che è una normale gestione degli uffici comunali preposti a questo tipo di lavoro? E’ pur vero che il Sindaco deve porre le necessarie premesse per garantire infrastrutture e servizi, ciò costituisce la sua Mission, tuttavia il compito più alto e nobile, cioè la sua Vision, è di far volare la città in alto, farla diventare indimenticabile nel mondo e nei secoli, e ciò avviene quando si sanno valorizzare le risorse caratteristiche di quel territorio. Come Picasso, Parigi, La Gioconda, il Colosseo, la Ferrari sono nomi universalmente stimati, nomi di fama intramontabile, una fama che non potrà mai essere scalfita né da eventi né da cambiamenti, così Marsala, consentitemi questa metafora, dovrà essere una città indimenticabile, in cui i cittadini vivono e lavorano bene e i turisti desiderano ritornare. Credo che il “Sindaco ideale” sia colui che, studiato il territorio, lo promuove e lo valorizza per quelle che sono le sue unicità. I monumenti, i palazzi, le chiese e le fontane sono presenti in ogni città. Marsala ha delle sue unicità, per esempio il vino Marsala, lo Stagnone, le Saline, Mozia, la Nave Punica. Sono queste le principali “carte vincenti” da giocare per fare di Marsala una città indimenticabile e orientarla verso uno sviluppo internazionale, con le sue risorse uniche che però hanno bisogno di un lungo lavoro di valorizzazione e difusione per diventare una vera ricchezza. Chiunque abbia in mente un programma fondato sul futuro e sulle nuove generazioni è sicuramente una persona che sa apprezzare ciò che natura e cultura hanno dato a questa città e che costituiscono l’opportunità di crescita per tutti, non limitandosi invece a interventi contingenti che riguardano soltanto la normale amministrazione. Per concludere, mi rivolgo a tutti i cittadini elettori che, come me, a maggio nell’urna potranno segnare la preferenza fra i candidati a Sindaco, e chiedo loro di porsi una domanda prima di scegliere: Questo candidato ha solo un bel nome o ha già fatto qualcosa per Marsala e soprattutto preparerà uno splendido futuro per la nostra splendida città?
Maria Grazia Sessa