Tutto come previsto nella seduta consiliare di ieri. Il massimo consesso civico marsalese, dopo il lungo dibattito dello scorso 30 agosto ha approvato il Piano delle dismissioni e delle valorizzazioni dei beni comunali. A esitare favorevolmente l’atto sono stati 14 consiglieri sui 18 presenti in aula al momento del voto, con l’astensione dell’intero gruppo dell’Udc (Flavio Coppola, Giovanni Sinacori e Eleonora Milazzo) e di Pino Milazzo (Futuro per Marsala) frutto delle scorie della seduta precedente e di una frase relativa all’avviso pubblico predisposto dall’amministrazione (“per smuovere le acque”) che da molti non è stata gradita. L’approvazione del Piano è stata preceduta dal voto favorevole a un emendamento che dall’elenco dei beni potenzialmente in vendita ne eliminava quattro. A seguire, è stato approvato dall’aula un ulteriore atto di indirizzo, presentato da Ginetta Ingrassia, che integra quanto previsto dal Piano delle dismissioni e delle valorizzazione dei beni comunali con la possibilità di affittarli o affidarli in gestione nel caso in cui non si avessero manifestazioni di interesse alla vendita. L’atto è stato esitato favorevolmente da tutti e 18 i consiglieri presenti al momento della votazione. Non è sfuggito agli osservatori più attenti l’atteggiamento del gruppo Cambiamo Marsala: Daniele Nuccio è uscito sistematicamente dall’aula ad ogni votazione, Linda Licari ha votato contro l’emendamento che prevedeva alcuni tagli all’elenco dei beni comunali da dismettere (“state togliendo 300.000 € dal bilancio”, ha spiegato la capogruppo di Cambiamo Marsala ai colleghi), lasciando l’aula al momento del voto sull’atto di indirizzo presentato dalla consigliera Ingrassia. Segnali di insofferenza destinati forse all’amministrazione, più che ai colleghi consiglieri, dopo che la prima metà del loro mandato Nuccio e Licari sono stati tra i più strenui difensori della giunta Di Girolamo.
La seduta era cominciata con due ore di ritardo. In apertura, la richiesta di Rosanna Genna di tributare un minuto di silenzio alla memoria dell’ex assessore Rosa Abate, ricordata in aula anche da un intervento di Ginetta Ingrassia. A seguire è stato dedicato ampio spazio alle comunicazioni. La Genna ha chiesto maggiore attenzione sul fronte della sicurezza e degli sbarchi di immigrati sulle coste marsalesi, ricevendo rassicurazioni dal presidente Enzo Sturiano sulle interlocuzioni in corso con le forze dell’ordine, ringraziate dallo stesso e dal vicepresidente Arturo Galfano per il lavoro fatto nonostante le condizioni critiche legate alle carenze d’organico. Flavio Coppola è tornato sulla necessità di provvedere al pagamento dei biglietti aerei per i marsalesi meno abbienti che sono costretti ad andare nelle cliniche specializzate del Nord per curare le malattie oncologiche da cui sono affetti: il capogruppo dell’Udc ha sottolineato, come nella seduta precedente, che tali somme non possono essere vincolate all’approvazione del bilancio di previsione e ha annunciato che intende approfondire le ragioni per cui quest’anno le risorse a disposizione per questo genere di esigenze siano inferiori rispetto all’anno precedente. Ivan Gerardi è tornato sulla questione della trasmissione della delibera per la collocazione della quinta farmacia, Pino Milazzo ha invece auspicato che l’isola ecologica del Lido Signorino resti attiva fino a fine settembre. Aldo Rodriquez ha comunicato all’aula che il commissario straordinaria dell’Ipab “Giovanni XXIII” Franco Mannone ha inviato una relazione in cui si torna a paventare la chiusura della struttura: a riguardo, l’esponente pentastellato ha chiesto la trattazione dell’argomento in una delle prossime sedute consiliari. Calogero Ferreri ha sollecitato una serie di interventi nel versante sud della città sul fronte del verde pubblico, Ginetta Ingrassia ha preannunciato un emendamento per il reperimento delle somme necessarie (400-500 mila euro) per completare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici su tutto il territorio lilibetano. Angelo Di Girolamo ha sottolineato con forza il rischio di una crisi economica senza precedenti per l’agricoltura dopo l’ultima vendemmia segnata da un drastico calo della produzione. A riguardo, il consigliere intende sollecitare il sindaco a intercedere presso l’assessore Antonello Cracolici affinchè predisponga interventi urgenti per il settore in vista della prossima campagna agraria. Giusi Piccione ha evidenziato il caso di alcune scuole in cui non è stata ancora effettuata la derattizzazione ed è tornata a chiedere di intervenire presso la strada compresa tra il residence Santa Maria e la zona di San Teodoro. Linda Licari ha invece sollecitato gli uffici comunali su quanto avvenuto alcune settimane fa in contrada San Filippo e Giacomo, dove i lavori per l’installazione della fibra hanno causato disservizi nell’erogazione dell’energia elettrica, solo in parte risolti finora. Daniele Nuccio ha chiesto attenzione per le sorti dei lavoratori della refezione scolastica alla luce dell’aggiudicazione del recente bando a una nuova ditta che si occuperà del servizio. L’esponente di Cambiamo Marsala ha inoltre reiterato la propria richiesta di completamento dell’opera di riqualificazione di piazza Impastato (con l’installazione delle telecamere di videosorveglianza) e del Baluardo Velasco (dove mancano i fari per l’illuminazione). Rivolgendosi all’assessore Rino Passalacqua, Nuccio è tornato sulla comparsa di numerose svastiche e croci celtiche nella zona compresa tra Porticella, via Barraco e via Colocasio (fenomeno inquietante, denunciato quest’estate dalla nostra redazione). “Lasciarle lì – ha sottolineato il consigliere – è far passare il pensiero che una svastica vale un “ti amo Rosaria”. Si attivi affinchè domani vengano cancellate. Le svastiche non si possono tollerare neanche per un minuto”.
Dopo le comunicazioni e il dibattito sul Piano delle dismissioni e gli atti correlati, il presidente Sturiano ha chiuso i lavori dichiarando conclusa la seduta. Il 14, verosimilmente, si dovrebbe iniziare la discussione sul Piano Triennale delle Opere pubbliche. Vista l’assenza di un assessore al ramo (il dimissionario Salvatore Accardi), verosimilmente toccherà al sindaco Alberto Di Girolamo relazionare e confrontarsi con il massimo consesso civico.