L’Anci, associazione che raggruppa i comuni siciliani sarà ascoltata domani dalla Commissione Ambiente del Senato. Oggetto dell’incontro le problematiche ambientali relative alla gravissima situazione dei rifiuti in Sicilia. La delegazione isolana, composta dal presidente Leoluca Orlando, dal vice presidente, Salvo lo Biundo, dal segretario generale, Mario Emanuele Alvano e dal sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola andrà a Palazzo Madama a denunciare gli enormi disagi organizzativi che gli amministratori siciliani riscontrano nell’erogazione dei servizi ai cittadini, chiedendo al Governo nazionale e a quello regionale, interventi urgenti sul piano amministrativo e legislativo. “L’AnciSicilia, già da tempo ha denunciato lo stato in cui versa la Regione Siciliana, evidenziando la difficile condizione nella quale gli amministratori siciliani si trovano costretti ad operare in un settore vitale per il territorio come quello dei rifiuti – ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia –. Una situazione insostenibile, infatti, se si pensa che i maggiori costi del servizio integrato rifiuti, prodotti dall’emergenza di quest’estate, rischiano di gravare interamente sulle amministrazioni locali e quindi sui cittadini, che già oggi, in alcuni casi, stentano a pagare i tributi locali”. In più occasioni l’Anci in audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, dinnanzi all’Autorità Nazionale Anticorruzione e da ultimo in occasione di un incontro con il Ministro Galletti come afferma un comunicato stampa a firma del sindaco di Palermo, “…la nostra Associazione ha avuto modo di sottolineare le criticità della gestione del sistema integrato dei rifiuti nella nostra regione dove, anche a causa dei limiti e delle incertezze del quadro normativo, spesso farraginoso e contraddittorio, nell’estate appena trascorsa, si è verificata l’esplosione dell’ennesima “emergenza rifiuti. Una situazione incandescente che, domani, evidenzieremo in tutte le sue sfaccettature – conclude Orlando – che certamente impone una presa di coscienza da parte di tutti gli attori coinvolti, affinché si ponga fine ad interventi emergenziali fatti di ordinanze dell’ultimo minuto e si proceda con provvedimenti strutturali”.
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