L’11 Febbraio 2016, la Fondazione architetti nel Mediterraneo di Trapani – Francesco La Grassa, ha proposto ai sindaci di Trapani, Erice, San Vito lo Capo, Custonaci, Buseto Palizzolo, Paceco, Valderice e Unione dei Comuni Elimo Ericini la costituzione di un tavolo tecnico per la partecipazione di Trapani – Erice al bando “Città italiana della cultura 2018”.
Un’iniziativa che, da qualche anno a questa parte, si propone di premiare la città in grado di “sostenere incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale perla coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”.
Nel 2015 la capitale italiana della cultura era stata Ravenna, per tutto il 2016 sarà Mantova e, proprio in questi giorni, il premio per il 2017 è stato assegnato a Pistoia la quale ha presentato un progetto che per “qualità e completezza sa interpretare pienamente le risorse esistenti, proiettandole in uno scenario anche internazionale di avanzato sviluppo del patrimonio culturale e della partecipazione associativa”, così si legge nella motivazione.
La Fondazione architetti nel Mediterraneo, che dal 2014 si occupa di promuovere e valorizzare la figura professionale del architetto, pianificatore e paesaggista, ritiene che le città di Trapani ed Erice e il loro circondario, hanno in sè tutte le caratteristiche culturali, geografiche e sociali per avanzare questa candidatura. Inoltre, in un momento storico così particolare, in cui il vicino continente Africano è attraversato da conflitti geopolitici, si auspica che l’iniziativa possa servire a favorire gli scambi interculturali e per questo la fondazione si impegna ad organizzare un primo incontro dove stabilire le linee guida per l’attuazione del programma.
Dal canto suo il Comune di Erice ha già dato la sua adesione e piena disponibilità all’apertura dei lavori per i quali mettere a disposizione i propri locali del Palazzo Sales come prima sede d’incontro.
Alessandra De Vita