Il 2025 si chiude per Marsala con un bilancio di eventi e tensioni che riflettono una realtà sociale e istituzionale sempre più complessa, tra emergenze di sicurezza, proteste civiche, scandali giudiziari e critiche all’amministrazione locale.
Allarme criminalità e sicurezza in città
Nel corso dell’anno la Procura della Repubblica di Marsala ha evidenziato un preoccupante aumento di reati legati allo spaccio di droga, estorsioni e violenze, oltre a un incremento di bancarotta fraudolenta e riciclaggio. I dati della relazione giudiziaria hanno mostrato come, nell’ultimo anno, oltre 11.000 notizie di reato siano state registrate nel circondario che comprende anche Mazara del Vallo e altri centri, segno di una crescente pressione sul tessuto criminale del territorio. Parallelamente, sono raddoppiate le denunce relative ai cosiddetti reati di “codice rosso”, che includono le violenze domestiche. La lotta alla criminalità organizzata ha visto momenti di forte impatto: nei primi giorni di novembre le forze dell’ordine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno eseguito arresti nei confronti di sei persone ritenute facenti parte di un’organizzazione dedita al traffico di crack e cocaina nel quartiere Sappusi, smantellando una rete criminale attiva. Inoltre a fine estate i Carabinieri hanno arrestato a Marsala due uomini per detenzione illegale di armi clandestine e numerose munizioni, in un’operazione che ha evidenziato ancora una volta la presenza di soggetti violenti e pericolosi sul territorio.
L’immigrazione violenta, quella che preoccupa
Ancora a novembre, un cittadino tunisino di 34 anni è stato fermato e ammanettato per una serie di reati predatori – furti aggravati e rapine su autovetture in sosta – sottolineando come anche i reati comuni restino una piaga per la sicurezza urbana. Ma non è l’unico caso, visto che le risse tra immigrati in centro città sono sempre all’ordine del giorno. Nel corso dell’anno ricordiamo una ragazza rapinata e colpita da fendenti di un coltello i cui responsabili si sono resi protagonisti poi di un’azione violenta con un machete ai danni di un ragazzo, fuori da un locale. I tre soggetti responsabili sono stati condannati dal Tribunale per tutti i fatti commessi, alcuni con decreto di espulsione.
Tensioni sociali e critiche all’amministrazione
L’allarme criminalità ha trovato eco anche nel dibattito politico locale: l’opposizione ha attaccato duramente l’Amministrazione comunale, denunciando un’inadeguata gestione dell’ordine pubblico. La vivibilità del centro storico è stata compromessa da risse, aggressioni e atti di microcriminalità che avrebbero spinto molti residenti a evitare le strade dopo il tardo pomeriggio per timore della sicurezza. Ma la condanna ferma del Consiglio comunale nei confronti dell’Amministrazione Grillo è anche quella verso un decoro urbano e una gestione della città sempre più nel caos, tra lavori che si fermano e ripartono, come quelli del waterfront, dell’erosione costiera a Capo Boeo e al Parco della Salinella, mentre la politica si divide sulla realizzazione di alcune piazze, come Piazza Mameli e Piazza Unità d’Italia, da poco nata di fronte al Monumento dei Mille. I servizi nelle scuole e nei trasporti, il problema Asacom, quello con la mensa, hanno reso insoddisfatti i cittadini. Sul fronte civico, è emersa anche una diffusa insoddisfazione per la qualità dei servizi essenziali: una petizione popolare ha raccolto oltre 120 firme per denunciare i “gravi ritardi” nei referti istologici dell’ospedale di Trapani che avrebbero provocato gravi danni a pazienti, come nel caso di un’insegnante di Mazara del Vallo diagnosticata tardivamente con un tumore in fase avanzata. La raccolta di firme è stata inviata al presidente della Regione Sicilia per richiamare l’attenzione sulle carenze della sanità locale.
La lotta alla mafia mantiene alta l’attenzione giudiziaria
Sul piano giudiziario, un altro capitolo della lotta alla criminalità organizzata ha visto sette persone rinviate a giudizio in un processo che affonda le sue radici in un’operazione su mafia e manipolazioni di terreni tra Marsala e Mazara del Vallo, con accuse che vanno dal controllo illecito dei pascoli alla manipolazione di aste giudiziarie di terreni agricoli.
Verso il 2026: aspettative e interrogativi
Marsala chiude il 2025 con una società civile allarmata, una politica locale sotto pressione e un sistema giudiziario impegnato in più fronti per riportare ordine e giustizia. Le forze dell’ordine intensificate, le critiche politiche e le iniziative dei cittadini mostrano una comunità in movimento, ma anche una città che deve confrontarsi con sfide profonde: dalla sicurezza urbana alla qualità dei servizi pubblici, passando per il contrasto alla criminalità organizzata, ogni area richiede risposte efficaci e durature.