Questa mattina, a Trapani, si è svolta alla cerimonia di scopertura del nuovo Monumento cittadino in onore di Barbara Rizzo e i gemelli Giuseppe e Salvatore Asta, realizzato dall’artista Massimiliano Errera, assieme al maestro Salvatore Noto, come simbolo di rinascita sociale e di lotta contro tutte le mafie, e che comprende i resti dell’auto appartenuta all’ex giudice Carlo Palermo, con una installazione artistica floreale dedicata alla memoria delle vittime del tragico attentato mafioso rivolto proprio a Carlo Palermo. Oltre ai massimi rappresentanti del Comune trapanese, tra cui il primo cittadino Giacomo Tranchida, erano presenti gli amministratori di Erice e Misiliscemi.
Non sono mancate però le polemiche intorno all’installazione. Come quella dell’ex deputato Livio Marrocco. A tentare di spegnere il ‘fuocherello’, ci pensa il Presidente del Libero Consorzio di Comuni, Salvatore Quinci: “Quando la storia incontra l’arte è la cultura ad emergere con tutta la sua forza collettiva ed evocativa. La testimonianza si fa ricordo ma anche impegno. Le coscienze di ognuno di noi vengono chiamate ad esprimere un percorso solidale di rispetto delle regole contro le illegalità, di strenua difesa dei valori di libertà contro chi ha scelto la violenza e l’arbitrio – afferma il presidente della Provincia di Trapani -. La mafia si affronta e si vince con lo Stato di diritto, con la prevenzione e la repressione, con il lavoro di Forze dell’Ordine e Magistratura. Ma c’è da battere un avversario più subdolo, più insidioso, rappresentato dalla cultura mafiosa. Questa è una sfida di popolo, di ogni cittadino. E’ la sfida di una società che si libera dalle sue incertezze e dalle sue contraddizioni, che si unisce e che condivide lo stesso percorso, lasciando poco spazio alle polemiche. La storia non si cancella. Non è mai inopportuna e non va indebolita da fattori estetici o logistici. Deve invece essere conosciuta ai più. E se l’arte le dà una mano si può avviare un reale processo di cambiamento, che una nuova cultura sarà chiamata a custodire. Trapani sta dando il suo contributo“.