“Un atto grave e irresponsabile che tradisce la fiducia dei cittadini e mina il funzionamento dell’istituzione consiliare”. È netta la condanna dei consiglieri di opposizione alla gestione della seduta di prosecuzione del Consiglio comunale di Trapani, svoltasi il 17 ottobre, durante la quale – dopo l’appello formale e l’apertura dei lavori – il vice presidente Salvatore Genco, ha deciso unilateralmente di aggiornare la seduta, rinviando la trattazione di importanti punti all’ordine del giorno, tra cui la somma urgenza e il Regolamento Taxi.
Un rinvio per mancanza di numeri
Secondo l’opposizione, la scelta di interrompere i lavori non è stata dettata da motivazioni tecniche, ma da “una precisa volontà politica della maggioranza, che non disponeva dei numeri necessari per deliberare“. “Non si tratta di un semplice rinvio: è una fuga dalle proprie responsabilità, un atto che dimostra la fragilità della maggioranza e la totale assenza di coraggio politico”, affermano i consiglieri di minoranza.
Una lesione ai principi democratici
“Quanto accaduto rappresenta una lesione grave al principio di buon andamento dell’amministrazione – continuano i consiglieri – e dimostra uno scarso rispetto per il diritto della cittadinanza a partecipare e conoscere le scelte che la riguardano”. Il comportamento della maggioranza, secondo l’opposizione, viola lo spirito del confronto democratico. Il rinvio, infatti, sarebbe avvenuto soltanto per evitare un confronto in aula, considerata l’assenza dei numeri per sostenere le proprie proposte. “Chi ha responsabilità di governo non può fuggire ogni volta che si trova in difficoltà. Serve serietà, non manovre di palazzo”, dichiarano.
Pronto un esposto alla Corte dei Conti
Alla luce di quanto accaduto, i consiglieri di Opposizione annunciano di voler dare mandato ai propri legali per la redazione e presentazione di un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti, al fine di verificare l’eventuale presenza di un danno erariale all’ente comunale e la configurabilità di responsabilità contabili e amministrative nei confronti dei soggetti coinvolti.
Le richieste dell’Opposizione
Infine, i consiglieri di minoranza avanzano tre richieste precise: La pubblicazione immediata delle motivazioni ufficiali del rinvio della seduta; La quantificazione pubblica dei costi economici causati dall’aggiornamento dei lavori; L’assunzione di responsabilità politiche, morali e – se necessario – contabili da parte di chi ha determinato il rinvio. “Favignana merita un’amministrazione trasparente, presente e rispettosa delle regole democratiche”, concludono i consiglieri. “Non resteremo a guardare mentre l’istituzione viene svuotata dall’interno”.