La Faisa Cisal Sicilia ha proclamato uno sciopero di 24 ore per il prossimo 8 settembre che coinvolgerà i lavoratori delle aziende Segesta Autolinee di Palermo, Interbus S.p.A. di Enna, Etna Trasporti di Catania e Autoservizi Russo di Palermo. Contestualmente, si terrà un sit-in presso il Terminal Bus di Catania, luogo simbolo del trasporto pubblico siciliano. La protesta nasce dalle continue violazioni contrattuali, organizzative e normative perpetrate dalle aziende, già denunciate da anni dal sindacato e dall’assenza di risposte da parte delle istituzioni regionali e dei consorzi vincitori delle gare, responsabili di un vero e proprio disastro nel trasporto pubblico locale in Sicilia. Si evidenziano turni massacranti, superamento delle ore lavorative, tempi di percorrenza insostenibili, soste notturne indegne, fermate insicure e fuorilegge, servizi accorpati e corse cancellate.
“Denunciamo ancora una volta – affermano all’unisono Aldo Moschella e Salvatore Crisafulli, rispettivamente segretario regionale e delegato regionale autolinee private Faisa Cisal Sicilia- il silenzio della Regione Siciliana, dei consorzi vincitori delle gare e delle aziende coinvolte”. Nonostante le segnalazioni e le richieste formali avanzate al Direttore dell’Assessorato ai Trasporti, Dott. Salvatore Lizzio, tramite il legale del sindacato, Avv. Daniele D’Orazio, relative ai tempi di percorrenza e agli orari di servizio, nessuna risposta è mai arrivata. A partire dal 1° luglio 2025, data di entrata in vigore dei nuovi gestori delle linee, non risultano pubblicati sul sito istituzionale né gli orari né i contratti di servizio, in evidente violazione di principi di trasparenza e correttezza amministrativa. “Siamo amareggiati e sconfortati da tanta indifferenza – prosegue Crisafulli – ma non ci fermeremo. Anzi, siamo pronti ad alzare il livello della battaglia. Regione e aziende devono sapere che non resteremo in silenzio mentre i lavoratori vengono sfruttati e la sicurezza pubblica calpestata”.