Trapani ha celebrato un momento storico con il suo primo Gay Pride, una manifestazione che segna un importante passo avanti per la visibilità e i diritti della comunità LGBTQIA+ locale e nazionale. L’evento, organizzato dall’associazione Shorùq Arcigay Trapani, è nato dal desiderio di dare voce a chi troppo spesso è rimasto invisibile, facendo della città un punto di incontro per tutte le persone che credono nell’uguaglianza, nella libertà e nell’inclusione sociale.
La giornata è iniziata con il raduno in Piazza Martiri d’Ungheria alle ore 17:00, dove una folla colorata ha dato il via al corteo che ha attraversato via Fardella, fino ad arrivare in Piazza Vittorio Emanuele. Qui si sono svolti gli eventi principali, tra musica, testimonianze, attività culturali e momenti di riflessione. Il Pride non è stato solo una festa, ma anche un forte atto politico e sociale, volto a ribadire che la battaglia contro ogni forma di discriminazione, odio e violenza è ancora necessaria, soprattutto in un periodo in cui i diritti civili sono messi costantemente in discussione.
A rendere ancora più speciale la parata è stata la presenza di Ester Pantano come madrina, simbolo di una Sicilia orgogliosa che lotta per il cambiamento e l’inclusione. Drag performers, attivisti, associazioni e persone comuni si sono unite sotto lo slogan “Facciamo la storia: soffia forte il vento del rinnovamento”, lanciando un messaggio potente contro pregiudizi e ignoranza.
Il Pride di Trapani è stato reso possibile anche grazie al coordinamento delle autorità locali sulla sicurezza e all’impegno degli organizzatori nel garantire un clima di accoglienza e rispetto. Questa giornata rappresenta una conquista di dignità e libertà, non solo per la città di Trapani, ma per l’intera Sicilia e per chiunque creda che i diritti, la parità e la condivisione siano il fondamento di una società migliore.