Asacom: il giudice di Marsala ha dato ragione ai ricorrenti, il comune deve ripristinare il servizio

Gaspare De Blasi

Asacom: il giudice di Marsala ha dato ragione ai ricorrenti, il comune deve ripristinare il servizio

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martedì 01 Aprile 2025 - 06:25

Il Tribunale di Marsala, nell’udienza presieduta dal giudice Maria Serena Barcellona, ha ordinato al Comune di ripristinare il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione (Asacom) per un alunno disabile, dopo che la sospensione del servizio aveva generato disagi per numerosi studenti e le loro famiglie. La vicenda l’abbiamo raccontata con una lunga intervista anche in video con il responsabile sindacale della ACa Sicilia Giosi Cataldo

Il comune è sfato condannato con sentenza per condotta discriminatoria e obbligo di ripristino

Nel provvedimento, il giudice ha stabilito che la sospensione del servizio costituisce una condotta discriminatoria nei confronti del minore, imponendo al Comune di Marsala di ripristinare immediatamente l’assistenza prevista nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Inoltre, la sentenza prevede una sanzione di 100 euro per ogni mese di mancato ripristino del servizio fino alla fine dell’anno scolastico 2024/2025. La sospensione del servizio al primo gennaio 2025 con conseguenti proteste delle famiglie e dei lavoratori.

La vicenda aveva avuto inizio l’8 gennaio 2025, quando il Comune di Marsala ha sospeso il servizio di assistenza per 40 bambini delle scuole di diverso ordine e grado. La decisione ha avuto conseguenze immediate: da un lato, gli alunni con disabilità hanno visto compromesso il loro diritto allo studio; dall’altro, numerosi operatori specializzati sono rimasti senza lavoro. Il Comune ha motivato la sospensione richiamando le linee guida della Regione Sicilia, che garantiscono il servizio solo ai bambini con disabilità grave certificata dall’art. 3, comma 3, della Legge 104/1992. Tuttavia, questa interpretazione ha escluso dal beneficio gli alunni con disabilità considerate “lievi”, creando un vuoto assistenziale che ha spinto le famiglie a rivolgersi alla giustizia.

L’azione legale e la sentenza della magistratura marsalese

Dopo mesi di richieste inascoltate, il sindacalista ci disse che per mesi avevano chiesto un incontro con il sindaco senza avere risposta le famiglie degli studenti hanno intrapreso la via legale con il supporto dell’avvocato Valentina Piraino. Il Tribunale di Marsala ha riconosciuto il diritto del minore a ricevere l’assistenza necessaria per la sua inclusione scolastica, condannando il Comune a ripristinare il servizio senza ulteriori ritardi. La decisione potrebbe ora fare da apripista per altri ricorsi analoghi che per il momento sono quattro in attesa di giudizio ma altri stanno intraprendendo la strada giudiziaria per risolvere la questione, anche alla luce della sentenza odierna. Il Comune, che aveva replicato in maniara mediatica con una dichiarazione “….Come previsto dalle linee guida della Regione Siciliana – affermarono il sindaco Massimo Grillo e l’assessore Giusy Piccione – il servizio Asacom è stato assicurato esclusivamente agli alunni con disabilità grave”, ha avuto torto e dovrà attivarsi rapidamente per garantire l’assistenza agli alunni coinvolti.

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