Erice, uno dei gioielli della provincia di Trapani, è un comune che si distingue non solo per la sua bellezza, ma anche per l’impronta innovativa della sua amministrazione. La sindaca Daniela Toscano guida una squadra che rappresenta un esempio raro, soprattutto in Sicilia, di forte presenza femminile nelle istituzioni: una vera rivoluzione culturale e politica. Con più di 30.000 abitanti, Erice è governato da una giunta composta per metà da donne: accanto alla sindaca, siedono le assessore Carmela Daidone e Rossella Cosentino.
La macchina amministrativa è ulteriormente rafforzata dalla segretaria generale, l’avvocata Caterina Pirrone, e da quattro donne su cinque a capo dei settori comunali: Antonella Cognata, Rosa Grimaudo, Azzurra Tranchida e Leonarda Messina. Non solo: il controllo e la trasparenza sono garantiti da due revisore dei conti, Enza Marchica e Angela Grasso, mentre l’avvocata Maria Pia Fallucca presiede il nucleo di valutazione. In ruoli di particolare attenzione sociale troviamo Maria Pia Tipa, garante del disabile, e la vicepresidente del consiglio comunale, Assunta Aiello. Questa presenza femminile così significativa non è casuale, ma frutto di un percorso di consapevolezza e impegno. Lo sottolinea la stessa sindaca Toscano, che in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha voluto ribadire l’importanza della partecipazione attiva delle donne nella politica e nella società.
“Essere sindaca di un comune di quasi 30.000 abitanti è un’importante responsabilità – racconta Daniela Toscano –. Ogni giorno, accanto alle incombenze politico-istituzionali, si presenta il compito di conciliare la vita pubblica con quella privata, di madre e di moglie. Questo equilibrio, seppur complesso, non può e non deve rappresentare un ostacolo, ma piuttosto una risorsa”. Secondo la sindaca, l’esperienza personale e la capacità di affrontare le sfide quotidiane consentono alle donne di avere una visione più ampia e consapevole: “Ogni delibera, ogni progetto, deve tener conto non solo degli aspetti amministrativi, ma anche di quelli umani e familiari. La politica, a mio avviso, è un campo in cui le esperienze di vita possono fare la differenza”. La forte presenza femminile a Erice non è un semplice dato statistico, ma una scelta strategica. “Le donne hanno una naturale capacità di comprensione e di azione in grado di trasformare le politiche pubbliche, specialmente quelle che riguardano il welfare, l’educazione e la lotta alla violenza”, spiega la Toscano.
L’impegno della sindaca va oltre i confini comunali. Da componente della Conferenza Nazionale Donne Democratiche, ha apertamente criticato la proposta di ridurre le quote di genere nelle giunte comunali siciliane dal 40% al 20%, definendola “un passo indietro inaccettabile”. Al contrario, Toscano sottolinea l’importanza della doppia preferenza di genere come strumento di giustizia: “Non si tratta di favoritismi, ma di creare le condizioni per un punto di partenza equo”. Toscano non si rivolge solo a chi già opera nelle istituzioni, ma lancia un appello a tutte le donne. “Non aspettate che le cose cambino da sole. La politica ha bisogno della vostra forza, della vostra visione, della vostra capacità di cambiare le cose”. Per la sindaca di Erice, ogni donna che entra in politica non solo trasforma la politica stessa, ma contribuisce a cambiare la società. “Il nostro impegno, oggi, è per il futuro delle donne di domani. Un futuro senza barriere, che possiamo costruire solo insieme”. Con esempi concreti e una determinazione rara, Erice sta dimostrando che una politica più inclusiva non è un’utopia, ma una possibilità reale. E in questa città, il cambiamento ha il volto delle donne.