Un team di archeologi, antropologi e laureandi in Beni Culturali sta svolgendo a Mozia, sotto la direzione del professore Gioacchino Falsone dei lavori molto interessanti sul profilo archeologico. Lo stesso docente universitario ha voluto personalmente illustrare al sindaco Alberto Di Girolamo i risultati della terza campagna di scavi nella fenicia isola dello Stagnone, giunta ormai al termine. “Stiamo completando la documentazione e lo studio dei reperti – afferma Falsone –. La campagna 2015 si conclude con un ottimo risultato, avendo raggiunto la pavimentazione di una buona parte di un edificio dell’area J, mettendo altresì a vista strutture murarie alte più di due metri, realizzate nella tipica tecnica a telaio”. Altrettanto proficuo lo scavo nella necropoli, dove sono venute alla luce diverse deposizioni (sia di inumati che di incinerati di varie età), fornendo lo spunto per uno studio interessante sulle pratiche funerarie e sulle fasi d’uso del sito moziese. “Non posso che complimentarmi e fare un plauso a tutti voi per quanto state svolgendo – ha sottolineato il sindaco al termine della sua visita a Mozia -. La passione con la quale il team ha illustrato i risultati, rafforza la professionalità del lavoro e non posso che augurare loro ulteriori successi, magari ancora a Mozia, vero e proprio patrimonio universale”. Nel loro tour guidato attraverso gli ultimi ritrovamenti, il sindaco e l’assessore Clara Ruggieri erano anche accompagnati dalle dottoresse Paola Sconzo (direttore di campo) e Pamela Toti (Fondazione Whitaker), nonché da alcuni studenti dell’Università degli Studi di Palermo e di altri atenei italiani.
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