Il presidente dell’Iacp di Trapani, Vincenzo Scontrino, offre la disponibilità di oltre 120 alloggi popolari per accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra. Scontrino ha inviato un’apposita lettera al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ai Presidenti del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e della Giunta regionale di Governo, Nello Musumeci, nonchè ai ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, e degli Interni, Luciana Lamorgese, al prefetto di Trapani Filippina Cocuzza, all’assessore regionale delle Infrastrutture, Marco Falcone, ed ai sindaci di Calatafimi Segesta, Poggioreale e Salaparuta, per offrire la disponibilità di oltre 120 alloggi popolari ricadenti nei tre Comuni indicati, per dare accoglienza alla popolazione ucraina che sta lasciando il proprio Paese, dopo l’aggressione avviata nei giorni scorsi dalla Russia di Putin.
Di seguito il testo della missiva, inviata dall’avvocato Scontrino alle citate cariche istituzionali:
E’ con tanta apprensione che da giorni seguiamo di ora in ora ciò che sta accadendo in Ucraina e tutti Noi legati come siamo al testo della nostra Costituzione siamo chiamati a Testimoniare in tutte le forme il nostro “no” alla guerra e il nostro “si” al sostegno e alla solidarietà con le popolazioni vittime di un’azione bellica insensata e che ci ha fatto ritornare a quel clima di terrore che la storia descrive come anticamera del conflitto che sconvolse l’Europa prima e il mondo subito dopo.
Mi piace condividere con Voi quanto scritto dai Sindaci recentemente riuniti a Firenze: “L’epoca che stiamo vivendo ci impone di essere più coraggiosi, di assumere la responsabilità di intervenire nel dibattito internazionale e nei processi decisionali, diventando protagonisti veri e attivi del dialogo del Mediterraneo. Dobbiamo tra di noi sapere che questo spazio non ci verrà dato se non saremo noi i primi a credere nella enorme potenzialità delle città”.
Così come non posso non ricordare ancora a Voi le parole dell’indimenticato senatore Ludovico Corrao, rifondatore della Valle del Belìce dopo il terremoto, che qui in questa terra riuscì a ottenere la rinascita culturale mettendo insieme popoli e culture. E’ ancora la storia a ricordarci come la Sicilia sia terra delle mille culture che si sono per secoli qui intrecciati. Sicilia dunque terra dell’accoglienza, oggi più che mai. Evitiamo che altro sangue possa essere versato sulla terra, riconosciamo la giusta sacralità degli stranieri così come spesso ci ricordava Ludovico Corrao, è per Noi d’obbligo rispondere alla tragedia umana di questi giorni offrendo accoglienza, rifugio e riparo alle donne, ai bambini, agli uomini del popolo ucraino. La Sicilia in queste ore sta rivendicando questo suo diritto/dovere, la provincia di Trapani deve proporsi proprio per l’eredità lasciataci da Ludovico Corrao con ancora più forza perché qui accoglienza sia anche affermazione di crescita di una civiltà plurale, questa nostra è e deve restare terra promessa per tutti. Questo ce lo impone la cultura mediterranea che ci appartiene. Cultura fondata sulla Pace.
E’ forte la Speranza che questa guerra possa presto finire, ma dobbiamo intanto muoverci per accogliere chi in queste ore drammatiche sta lasciando il proprio Paese. Seguendo l’azione indicata già dal nostro Presidente della Regione Siciliana, Vi evidenzio come nella provincia di Trapani abbiamo la possibilità di dare una casa a questi cittadini e famiglie che qui giungono dall’Ucraina. Sarebbe la migliore risposta a chi ci sta chiedendo aiuto. Agli stessi cittadini Ucraini già residenti in questo nostro territorio che in questi giorni partecipando a diverse manifestazioni pubbliche ci hanno chiesto aiuto per i loro familiari. Si tratta di una risposta concreta e immediata all’emergenza umanitaria che in queste ore via via via montando.
Offriamo dunque a questi nostri concittadini del Mondo che arrivano dall’Ucraina le nostre case. Nei Comuni di Calatafimi Segesta, Salaparuta e Poggioreale, questo IACP possiede un patrimonio abitativo disponibile ad essere utilizzato, a fronte dell’assenza di istanze di assegnazione da parte dei residenti. Facciamo in modo che le 66 case disponibili a Calatafimi Segesta, le 69 abitazioni presenti a Poggioreale e i 60 alloggi presenti a Salaparuta, terra belicina, possano essere recuperate e rese disponibili ad accogliere chi dall’Ucraina sta fuggendo via.
E’ questo l’appello che mi sento di rivolgere a Lei Signor Presidente della Repubblica, a Lei Signor presidente del Consiglio dei Ministri, e alle Autorità dei Governi nazionale e regionale, certo della piena condivisione dei Sindaci di questi Comuni. Non penso a una semplice accoglienza, ma a qualcosa che avvii una nuova stagione di ricostruzione culturale, di mettere insieme popoli e culture che hanno come comune denominatore i valori di Pace e di Libertà.
Noi non abbiamo paura dello straniero, anzi siamo certi che lo straniero possa aiutarci a crescere. La terra del Belìce e con essa tutta la provincia di Trapani e l’intera Sicilia, di ciò sono testimonianza viva. Lo straniero per Noi non è un profugo ma un cittadino come tutti Noi del Mondo. Questa nostra terra è terra di Pace e di Libertà. Questo IACP è pronto a fare la propria parte in questo momento di emergenza“.