Padre Fiorino lascia l’attività di sostegno alimentare e denuncia il fuoco amico delle associazioni e gli insulti di alcuni politici

redazione

Padre Fiorino lascia l’attività di sostegno alimentare e denuncia il fuoco amico delle associazioni e gli insulti di alcuni politici

Condividi su:

giovedì 16 Aprile 2020 - 08:30

Con una nota dai toni, a tratti, particolarmente duri, padre Francesco Fiorino annuncia lo stop del proprio impegno (e dell’opera monsignor G. Di Leo) dalle attività di sostegno alimentare comunitario, intraprese da alcune settimane.
Queste le motivazioni: “Le mie scarse difese immunitarie (attendo che l’ASP mi facciano il “tampone” per verificare il mio stato di salute… non ho alcun sintomo sia chiaro! ) e la non disponibilità (chiesta da più 15 giorni) di aver il palazzetto dello sport (di proprietà comunale) come “centro operativo” adeguato ad esigenze di spazio, di aerazione e di logistica per lo stoccaggio degli alimenti e del confezionamento dei pacchi, mi obbligano a lasciare il significativo e delicato compito di coordinare i volontari, di incentivare le donazioni e altri compiti. In queste giornate di pandemia ho visto il meglio e il peggio di ogni essere umano. Persone che gratuitamente hanno dato il massimo, sapendo di rischiare, per venire incontro alle necessità di centinaia di loro simili. Gesti di generosità piccoli e grandi. Tanta stanchezza, ma tanta gioia nei volti di quasi 50 volontari”.
Poi l’attacco, rivolto, pur senza nominarle esplicitamente, ad altre realtà dell’associazionismo marsalese e ad alcuni esponenti politici: “Purtroppo ho visto invidia (dispiacersi del bene altrui e di quello che si può realizzare per aiutare…), atteggiamenti perfidi di diffamazione e di ostacolo, insulti e accuse sterili tra diversi esponenti della politica locale, volontà di primeggiare e rabbia sterile per sentirsi esclusi da un “accordo di collaborazione” tra Comune e 2 Enti del Terzo Settore. Inoltre, ed è quello che ferisce di più, il cosiddetto “fuoco amico”, cioè persone – che dovevano essere “alleati” e sempre pronti, che dovevano essere più sinceri e ben disposti, e che invece hanno diffuso falsità, accuse al limite della diffamazione e del discredito personale, e che anche rallentato il “fiume di solidarietà” che abbiamo visto scorrere…Forse, a sentire certe parole e leggere certi post, qualcuno ha sempre “tifato” per dividere o per avere più visibilità individuale, sociale ed elettorale…Ognuno risponderà alla sua coscienza, alla cittadinanza, a Dio Padre, se dice di essere credente…Personalmente farò del mio meglio per sostenere ed ascoltare le tante grida d’aiuto e di dignità nella nostra città….Finita questa crisi sanitaria farò una accurata relazione pubblica su quanto ho osservato in questi 20 giornate….Spero i riprendere ad offrire la mia collaborazione al servizio di sostegno in oggetto, naturalmente dopo l’esito del “tampone” e di nuove e chiare prospettive…Ringrazio il Signore per tutte le persone sincere e generose che ho conosciuto in queste giornate (volontari e dipendenti pubblici…). Ma anche i tanti marsalesi che ci hanno chiesto soccorso con tanta umiltà e umanità.. Perdono chi ha cercato di “infangarmi” o di mettere “bastoni fra le ruote”, ma per qualcuno ho fatto un esposto alle autorità competenti (e forse non qui…). Chiedo scusa per qualche parola di troppo, ma sono inaccettabili e cattive le insinuazioni di qualcuno e di qualche politicante…”.

Condividi su:

Un commento

  1. ALDO FRANCO TERESI 16 Aprile 2020 11:01

    Don Francesco, ci dispiace tanto. Non c’è molto da aggiungere alle tue esternazioni. Solo molto rammarico per il comportamento malevolo ed invidioso di alcune persone. Non dargliela vinta. Il bene e soprattutto fare del bene è essenziale per il cristiano. Vai avanti. Siamo con te. Tu sei luce. Non mollare!
    Aldo e Pina TERESI

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta