E’ stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso l’aula consiliare di Palazzo Senatorio Cavarretta, l’indirizzo amministrativo (primo firmatario il consigliere di Forza Italia Francesco Salone, secondo firmatario il consigliere Vito Mannina) che, con l’intento di dare maggiore trasparenza alla attività dei consiglieri comunali ne regola la registrazione delle presenze in Consiglio Comunale, nelle commissioni permanenti e durante i sopralluoghi ed ispezioni.
Se l’indirizzo amministrativo, presentato al Segretario Generale, sarà accolto, saranno introdotti anche per i consiglieri comunali i badge elettronici marca tempo con l’obiettivo di monitorare l’attività svolta dai singoli consiglieri. «Un segnale di ulteriore trasparenza – commenta Salone – che si ritiene doveroso nei confronti dei cittadini trapanesi. Dovrebbe essere normale per ciascun consigliere rendere conto della propria attività anche in termini di tempo, così come fanno i dipendenti comunali. Pur nel rispetto della funzione elettiva e politica di ciascun consigliere credo sia normale rendere conto della nostra attività quotidianamente, come del resto ci viene chiesto dai cittadini di ricondurre la nostra attività politica ad un normale servizio alla collettività. Ma questa normalità per qualcuno è scomoda. Ecco perché affermo che la normalità è rivoluzionaria e l’indirizzo amministrativo è destinato a cambiare alcune cattive abitudini». L’indirizzo amministrativo dispone che anche per i consiglieri siano prodotti dalla amministrazione comunale dei badge elettronici, come quelli in uso ai dipendenti comunali, e che attraverso lo stesso software ed hardware, vengano definiti dei codici specifici per “marcare” le presenze ed i tempi di permanenza riferiti alle diverse attività istituzionali: consiglio e commissioni prevalentemente. I dati rilevati dovrebbero poi essere messi a disposizione dei cittadini in specifici report sul sito del comune.
«È evidente che si tratta di una misura che consente solo una valutazione quantitativa del lavoro di ogni singolo consigliere – spiega Salone –. Quella qualitativa appartiene ancora ed esclusivamente ai cittadini attraverso la fase elettorale e le urne. È certo però che il dato quantitativo se non indispensabile è comunque utile a comprendere alcune dinamiche del consiglio comunale e, soprattutto, delle commissioni consiliari permanenti».
“Il sistema, tuttavia, consentirebbe di agganciare un livello di produttività minimo al cosiddetto gettone di presenza. Se ciascun consigliere non partecipa ad almeno 2/3 del tempo minimo di 90 minuti per le sedute di commissioni non scatta il gettone di presenza. In questo modo, primo comune in Sicilia – continua Salone -metteremmo fine al riprovevole fenomeno dei gettoni lampo e dei consiglieri che firmano e spariscono. O ci sarà un risparmio per le casse comunali o una maggiore produttività delle commissioni”.
Audrey Vitale